I cantieri degli impianti per i Giochi del Mediterraneo 2026 a Taranto procedono senza intoppi, rispettando le scadenze fissate. Dopo una lunga fase di incertezze e rinvii, il cronoprogramma marcia spedito verso l’obiettivo di giugno 2026, data entro cui dovranno concludersi i lavori per consentire i collaudi in vista della manifestazione.
La Gazzetta ha attraversato i principali cantieri cittadini testimoniando l’avanzamento dei lavori a meno di un anno dal via della manifestazione. E anche il Commissario Straordinario dei Giochi, Massimo Ferrarese, conferma: «Tutti i cantieri sono attivi, l’unico che aveva subito un rallentamento era quello del Centro Nautico: abbiamo dovuto rifare completamente il progetto e, soprattutto, predisporre quello del campo di gara, che non era stato previsto. Ora anche per questo intervento è stato pubblicato il bando, possiamo dire che i lavori sono partiti ovunque e stanno seguendo la tabella di marcia. Le aziende stanno rispettando i tempi previsti nei contratti».
Il cantiere dello stadio Erasmo Iacovone è un’ampia distesa in movimento, segnata da terreni sbancati, cumuli di materiale e mezzi meccanici all’opera. Sullo sfondo, gli spalti mostrano la loro struttura scheletrica, in attesa di ospitare il nuovo impianto moderno e all’avanguardia. Con una squadra in Eccellenza, ma questa è un’altra storia.
L’area destinata al nuovo Stadio del Nuoto, all’ombra della Torre d’Ayala, si presenta come un grande spiazzo di cantiere, e un imponente terrapieno che certifica le prime fasi di scavo e modellazione del suolo. Qui sorgeranno una piscina olimpica coperta e una scoperta.
Il complesso sportivo Amatori Ricciardi che comprende la pista di atletica, con le sue corsie blu che circondano il prato centrale, si affianca alla zona in cui sorgeva il vecchio palazzetto, ormai demolito per far posto a una nuova struttura polifunzionale.
Il cantiere del Magna Grecia, destinato a ospitare i campi da tennis dei Giochi, è ancora in fase di preparazione: l’area è delimitata da recinzioni e animata dalle ruspe.
Anche gli altri interventi procedono spediti: già da aprile sono cominciate le operazioni per lo skate park, mentre i lavori di adeguamento del PalaMazzola sono partiti lo scorso 18 giugno, e una settimana dopo si sono aperti quelli in villa Peripato per la creazione dei campi di basket 3x3; anche la riqualificazione dell’impianto sportivo di Talsano è partita a fine giugno. La macchina, insomma, è pienamente in moto.
Ferrarese ricorda che «il grave ritardo, è stato tutto in gran parte recuperato. Abbiamo dovuto accelerare al massimo per rientrare nei tempi e puntiamo a concludere i lavori entro la fine di giugno 2026, così da avere lo spazio necessario per i collaudi». Ferrarese non nasconde la complessità della sfida: «Si tratta di una situazione salvata per i capelli, ma ora la priorità è portarla a termine nel migliore dei modi. Le scadenze per le opere principali sono fissate a giugno 2026 e non possiamo permetterci neppure pochi giorni di ritardo. Per questo monitoriamo quotidianamente ogni cantiere, chiedendo resoconti dettagliati».
Un traguardo raggiunto in tempi record, secondo Ferrarese: «Il masterplan è stato presentato a dicembre 2023, e in soli 19 mesi abbiamo redatto tutti i progetti, svolto le conferenze di servizi, verificato gli elaborati, bandito le gare e avviato i lavori, che oggi sono in piena esecuzione».
Infine, un appello alla città: «Chiedo a tutti di starci vicini e di collaborare, perché abbiamo bisogno della disponibilità e del sostegno di tutti per realizzare insieme l’evento più importante mai ospitato dal Sud Italia».