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Da Taranto a Roma C-130J dell'Aeronautica Militare salva la vita ad una neonata

Da Taranto a Roma C-130J dell'Aeronautica Militare salva la vita ad una neonata

 
Redazione online

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Eccezionale lavoro di squadra tra personale sanitario e tecnico, Prefettura e Aeronautica Militare per il trasporto di una neonata affetta da una grave patologia al Bambin Gesù di Roma

Lunedì 22 Gennaio 2024, 18:23

TARANTO - «Questo eccezionale episodio dimostra quanto i nostri operatori agiscano con professionalità e umanità anche nelle situazioni più complesse e delicate» è il primo commento del direttore Generale Vito Gregorio Colacicco dopo il trasporto urgente di una neonata affetta da una grave patologia cardiaca verso l’Ospedale Bambin Gesù di Roma nella notte fra sabato e domenica.

L’allerta è scattata nel tardo pomeriggio di sabato 20 gennaio, quando una giovane tarantina, incinta di 34 settimane, e già a conoscenza della delicata situazione di salute della nascitura, si è recata al Pronto Soccorso dell’Ospedale SS. Annunziata spaventata da perdite di sangue. Ricoverata immediatamente nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, diretto dal dottor Emilio Stola, la donna è stata sottoposta a taglio cesareo mentre l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale, guidata dalla dottoressa Lucrezia De Cosmo, è stata allertata per la presa in carico della fragile neonata.

Al contempo la direzione medica si è attivata per l’organizzazione del trasporto urgente verso l’ospedale Bambin Gesù di Roma, grazie all’esperienza della dott.ssa Cosima Farilla che ha sottolineato quanto la collaborazione fra Asl, Prefettura e Aeronautica abbia favorito il trasporto in totale sicurezza della neonata accompagnata dal suo papà.
Il velivolo C-130J della 46esima Brigata Aerea di Pisa è giunto a Brindisi dove ha imbarcato l’ambulanza (guidata dagli autisti Fortunato Santoro e Dario Maggiore) che, scortata dalla Polizia, trasportava la piccola e tutte le apparecchiature medicali necessarie. La neonata è stata assistita durante tutto il viaggio dalla neonatologa Valeria Bisceglie e dall'infermiera dell’UTIN Antonia Branio che l’hanno poi affidata ai sanitari dell’Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma per la valutazione del percorso di cura più adatto data la complessa situazione cardiologica della piccola.

“Il mio più sentito ringraziamento va al nostro personale sanitario e tecnico che, ancora una volta, ha dimostrato di poter gestire al meglio, in condizioni di stress acuto, ogni situazione emergenziale - ha affermato il direttore generale – che con la consueta solerzia e professionalità ha portato a compimento questa eccezionale missione”.

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