TARANTO - «Lo Stato minaccia con il carcere chi aiuta i malati terminali a morire, una cosa che esiste da anni già in Spagna, Olanda, Belgio, costringe a una tortura, noi dobbiamo cambiare le cose, chiediamo allo Stato di non girarsi dall'altra parte»: questo il succo dell'intervento di Marco Cappato, tesoriere della Fondazione Luca Coscioni, sul suicidio assistito, dal palco dell'Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto. La richiesta è di libertà per i malati terminali, per i lavoratori, «Questa è la democrazia che deve vivere».
Dal palco del concertone l'invito allo Stato a non girarsi dall'altra parte
Lunedì 01 Maggio 2023, 18:58