TARANTO - Un gabbiano e pesci morti che galleggiano in una schiuma rossa melmosa in mar Grande, a Taranto, davanti al molo polisettoriale. Il video choc girato da un pescatore è stato rilanciato su Facebook dal consigliere comunale ed operaio dell’Ilva in As Massimo Battista e ha ottenuto centinaia di condivisioni.
«Ho prontamente allertato la Capitaneria di porto - sottolinea Battista - affinchè intervenga quanto prima. Impossibile, però, non fare una riflessione: grazie alla complicità dello Stato italiano, il nostro mare, la nostra salute è in ginocchio». Altri cittadini e ambientalisti mettono in relazione l’espandersi della chiazza con gli scarichi di natura industriale. «E' in corso una operazione anti-inquinamento - osserva Luciano Manna del sito VeraLeaks - che però non fa altro che buttare acqua di mare sulla sostanza per appesantirla e farla scendere sul fondale. Assurdo che non esista una procedura adeguata e per questo chiederemo conto anche all’Autorità portuale. Continuiamo a mangiare pesce contaminato. Domani ci recheremo in Procura con i video registrati».
L'ESPOSTO - I consiglieri comunali di Taranto Massimo Battista, Floriana De Gennaro, Rita Corvace e Vincenzo Fornaro e il cittadino Luciano Manna questa mattina hanno depositato un esposto alla Procura della Repubblica «per disastro ambientale nel mare di Taranto» in relazione al fenomeno che si è verificato ieri, quando un pescatore ha filmato un gabbiano e pesci morti che galleggiavano in una schiuma rossa melmosa in mar Grande, davanti al molo polisettoriale. Secondo i consiglieri, «si è verificato lo sversamento di un enorme quantitativo di minerale» sulla cui origine si chiede alla magistratura di indagare e di identificare i responsabili. Il video, rilanciato dal consigliere comunale Battista, è diventato virale su Facebook. Dell’episodio è stata interessata la Capitaneria di porto di Taranto.