L'intrattenimento incontra la sensibilizzazione, e le Tartarughe Ninja a Foggia diventano «Super!» contro il bullismo. È questo il cuore dell'evento speciale in programma oggi nel capoluogo dauno all’interno di Mònde – Festa del Cinema sui Cammini. Le intramontabili testuggini dei cartoni animati e il canale Super!, dedicato a bambini e ragazzi (in onda sul 47 del DTT e Tivùsat e sul 625 di Sky) insieme per un'iniziativa che vuole educare i più giovani al rispetto, all’inclusione e alla consapevolezza contro bullismo e cyberbullismo. E sul palco della sala 1 de L'Altrocinema saliranno Alberto Carrozzo, VP Country Manager Paramount Italia, Iris Di Domenico, creator pugliese (originaria di Ruvo) e ambassador di Super!, Giusy Laganà, Direttrice Generale di FARE X BENE ETS, associazione da anni impegnata nella lotta contro bullismo, cyberbullismo e violenza di genere, e Alice Amatore, Assessore alla Cultura e Istruzione del Comune di Foggia, proprio per presentare le «Tartarughe per una generazione senza bulli».
«Come Super! sentiamo la responsabilità di accompagnare i ragazzi nella crescita con messaggi positivi e strumenti concreti per riconoscere e contrastare bullismo e cyberbullismo – il pensiero di Alberto Carrozzo – i valori delle Tartarughe Ninja, lealtà, coraggio, collaborazione e determinazione, sono un esempio da portare nelle vite quotidiane». Visione che conferma anche Giusy Laganà alla «Gazzetta»: «Dal 2010 con FARE X BENE ci occupiamo di temi legati a sensibilizzazione, prevenzione e contrasto di violenza di genere, discriminazioni, bullismo e cyberbullismo, due facce della stessa medaglia. Elio Fiorucci, uno dei soci fondatori, ha creato il nostro logo, una mano che si apre verso il futuro, con un cuore che vola verso l’alto. E fin dall’inizio, abbiamo coinvolto personaggi noti che hanno sposato il nostro obiettivo. Noi siamo parte dell’advisory board di Generazioni Connesse, progetto del Ministero dell’Istruzione collegato al SIC - Safer Internet Centre, che fornisce linee guida per un uso sano e consapevole dei mezzi digitali e dei social. Ci siamo detti: "Lavoriamo con le istituzioni attraverso le scuole, creiamo progetti concreti che facciano davvero la differenza". E quindi realizziamo incontri di formazione nelle scuole di ogni ordine e grado con un approccio multidisciplinare: andiamo in classe con psicologi, psicoterapeuti e formatori per parlare di accettazione di sé, emozioni, autostima, sessualità, legalità, nutrizione, sviluppando empatia e consapevolezza. Lavoriamo su come mettersi nei panni degli altri, mostriamo ai ragazzi che il loro corpo è inviolabile e che è fondamentale riconoscere il ruolo di spettatori, chi filma, chi guarda e il ruolo dei gruppi, del branco».
Importantissimo, poi, il coinvolgimento degli adulti, ma anche dei personaggi pubblici: «Lavoriamo anche con gli adulti e i media per far comprendere come raccontare correttamente questi fenomeni, e collaboriamo con personaggi, o content creator come Iris che siano coerenti con i messaggi che trasmettono: i ragazzi devono riconoscersi, capire che possono parlarne con gli adulti e trovare una cassa di risonanza per i loro messaggi». E le fa eco proprio la stessa Iris Di Domenico, comprendendo l'importanza che una voce come la sua, seguita da tanti giovani, possa essere fondamentale per diffondere pratiche di questo tipo: «Avere questa "responsabilità" non è mai stato un peso: anche io alle scuole medie ho avuto esperienze negative, e ho sempre pensato che se avessi avuto un punto di riferimento, capace di farmi capire in maniera semplice e simpatica che non ero sola, le cose sarebbero state diverse. Il motto di tanti ragazzi è “gli adulti non ci capiscono”: sentirsi compresi e non giudicati in una situazione delicata è fondamentale. Io stessa, quando ne parlavo con i professori e li vedevo intervenire non solo come professionisti ma come persone, li scoprivo sotto una luce diversa, più umana. E poi dopo qualche incontro, c'è anche chi trova la forza di raccontare la propria storia, magari davanti all’intera classe o alla scuola. Questi momenti rappresentano passi enormi: il riscontro più bello è vedere che non hai solo parlato, ma hai davvero fatto nascere la voglia di aprirsi».
Un volto giovane e fresco come quello di Iris riconosce anche il grande valore che hanno i cartoni animati per bambini: «Spesso sono pensati per trasmettere principi e affrontare fasi delicate della crescita. Se Michelangelo delle Tartarughe Ninja si comporta bene, il senso di amicizia diventa un esempio concreto da seguire». E poi il cyberbullismo, che anche lei stessa ha subito nella sua attività di content creator: «Avevo postato un contenuto brandizzato che è stato decontestualizzato e trasformato in motivo di scherno. È stato tosto, i commenti erano pesanti, e io ero piccola, non riuscivo a reggere. Poi ho capito che quello che gli altri dicono è solo il riflesso della loro insoddisfazione personale: se una persona sta bene con sé stessa, non ha bisogno di riversare frustrazione sugli altri». Quello di Foggia è solo uno dei tanti passi avanti della collaborazione tra Iris e Super!, Paramount e Nickelodeon, sempre focalizzati sul trasmettere messaggi positivi per i più piccoli. E chissà se un giorno Iris, in questa nuova veste, non possa anche tornare nella sua scuola, dove è cresciuta, per raccontare la sua esperienza.