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Terrorismo, ecco come i Predator di Amendola trovano i covi jihadisti

 
Massimo Levantaci

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Massimo Levantaci

Il centro di eccellenza della base foggiana addestra dal 2009 forze armate ed enti governativi

Sabato 16 Febbraio 2019, 15:39

FOGGIA - Le immagini sono riprese da migliaia di metri di distanza, ma il “target” si muove nitidamente sullo schermo dell’operatore che guida a centinaia di chilometri di distanza il Predator inviato in missione di sorveglianza e pattugliamento su un’area sensibile dove potrebbero annidarsi truppe di jadisti. Siamo su una moschea in Iraq e le immagini - di archivio - ci sono state fornite dal Trentaduesimo stormo dell’aeroporto militare di Amendola (Foggia), dove è operativo dal 2009 un centro di eccellenza Apr sui velivoli a pilotaggio remoto. Il Centro  si avvale di un team di  esperti nel settore composto da ufficiali piloti e sottufficiali dell'Aeronautica Militare e da personale specializzato di tutte le Forze Armate, che hanno il duplice compito di studiare l’evoluzione di tali tecnologie a livello globale – sia in termini di sviluppo e sperimentazione di nuovi sistemi da impiegare, sia al fine di sviluppare e validare sistemi di contrasto alle minacce che potrebbero essere portate con tali sistemi – nonché addestrare a livello basico operatori APR di tutte le Forze Armate e degli enti governativi (Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Croce Rossa, Capitanerie di Porto etc) che già impiegano o si  stanno attrezzando per impiegare tali sistemi in svariati ambiti di pubblica utilità. In dieci anni, nel Centro di Eccellenza di Amendola, sono stati già formati centinaia di operatori di droni. Si tratta di un contributo peculiare che la Difesa é in grado di esprimere al servizio del Paese, in un'ottica di uso duale delle tecnologie e delle competenze militari e di proficuo scambio e cooperazione con altre realtà istituzionali. 

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