Ci sono voluti poco meno di sei secondi in tutto. Poi, in una nuvola sporca di fango e detriti, le pile 10 e 11 ancora intatte del Ponte Morandi si sono inginocchiate alla potenza di una tonnellata di esplosivo e sono scomparse nel nulla. Sei secondi ed è fatta, sotto gli occhi dei ministri dell’Interno Salvini, del Lavoro Di Maio e della Difesa Trenta, accompagnati dal governatore Toti e da un emozionato e stanchissimo sindaco-Commissario Bucci, sotto lo sguardo di decine di telecamere e centinaia di genovesi accorsi a vedere un’esecuzione annunciata: la morte per distruzione di quella che più di ogni altra cosa ha segnato un punto di non ritorno per la città di Genova.
Venerdì 28 Giugno 2019, 20:43