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Rapina ad Altamura
30 Aprile 2016
ALTAMURA - Hanno tentato un colpo in una gioielleria nel centro di Altamura, minacciando il titolare prima con una pistola e poi spruzzandogli sul volto dello spray urticante. Ma la reazione della vittima prima e l’arrivo di clienti poi, hanno fatto sì che i due si dessero alla fuga a mani vuote. Così lo scorso 21 marzo, a tre mesi di distanza, i Carabinieri della Compagnia di Altamura hanno arrestato Filippo Salcone, 24enne di San Severo (FG), in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica. L’altra mattina, invece, a seguito delle pressanti ricerche, Andrea Stabilito, 20enne, anch’egli di San Severo, si è costituito presso il carcere di Larino. I due sono ritenuti responsabili – in concorso - di tentata rapina aggravata, porto abusivo di arma da fuoco e lesioni personali.
I fatti risalgono ad una mattina del dicembre scorso, quando due individui, a volto scoperto, sono entrati in una gioielleria di corso Federico II di Svevia ed hanno manifestato al titolare l’intenzione di vedere dei solitari. Per questo motivo il commerciante si è portato nella parte posteriore del negozio, tuttavia senza rendersi conto di essere stato seguito da uno dei due, mentre il complice, nel frattempo, è rimasto solo sul davanti.
Raggiunto il retro del negozio, il rapinatore ha puntato contro il commerciante una pistola, cogliendolo di sorpresa. All’istintiva reazione del negoziante di allontanare l’arma, il giovane lo ha afferrato per un braccio e lo ha scaraventato per terra, colpendolo ripetutamente al capo e al volto, anche con la pistola. Sebbene il malcapitato fosse a terra e stordito, il rapinatore non ha esitato a continuare nel percuoterlo, sino a spruzzargli in volto uno spray, che provocava nella vittima un forte bruciore agli occhi e la momentanea perdita della vista. Solo lo squillo del campanello della porta d’ingresso del locale da parte di una cliente che voleva entrare ha fatto sì che il malvivente desistesse dall’aggredirlo e guadagnasse la fuga, seguito dal complice.
Le indagini compiute dai Carabinieri recatisi poco dopo sul luogo della rapina, basate principalmente sull’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza del negozio, hanno consentito di risalire ai responsabili anche grazie alla divulgazione delle immagini presso i comandi dell'Arma, tra cui quello di San Severo che ha riconosciuto i due.
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Commenti all'articolo
rossini
30 Aprile 2016 - 16:49
Questi due è sicuro che, appena escono dal carcere, lo rifanno. Perciò, cari magistrati, teneteli dentro il più possibile. E niente domiciliari, mi raccomando!
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