Matera ha vissuto il suo “Capodanno”, il giorno più lungo e sentito. Una giornata intensa, carica di emozioni e di significati, che ha visto oltre 120.000 presenze complessive, tra cittadini, pellegrini e turisti provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, a conferma della forza della Festa della Bruna, giunta alla sua 636^ edizione.
Ecco il momento clou: lo strazzo del Carro trionfale, intorno alle 24:00, è stato vissuto come sempre con un crescendo di suspense. Un rito catartico di rinascita e liberazione. Un assalto carico di tensione, che ogni anno vede protagonisti i fedeli più impavidi, pronti a sfidarsi per conquistare un pezzetto del Carro, da custodire gelosamente per un altro anno di protezione mariana.
Imponente il dispiegamento di forze per garantire la sicurezza: circa 200 unità coinvolte, tra forze dell’ordine, volontari della Protezione Civile, Polizia Locale, presidi sanitari e personale dell’organizzazione, oltre agli “angeli del carro”, figure fondamentali nella protezione del Carro Trionfale fino al momento dell’assalto. A chiudere la lunga giornata, lo spettacolo di fuochi pirotecnici nello scenario suggestivo della gravina e dei Sassi.
L’assalto al Carro trionfale, avvenuto con la «tradizionale» distruzione completata in piazza, ha avuto un bilancio di sette feriti, (il più grave ha riportato una prognosi di 20 giorni) che hanno dovuto ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale Madonna delle Grazie. Sono stati tutti dimessi.