Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 18:56

La «Bruna» di Matera, alla Camera dei Deputati presentata la 636° edizione

La «Bruna» di Matera, alla Camera dei Deputati presentata la 636° edizione

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

L'appello di Pittella: «La festa diventi Patrimonio immateriale dell’Umanità»

Venerdì 06 Giugno 2025, 17:43

Un’edizione straordinaria, la 636/a della Festa della Bruna in onore della Protettrice di Matera, Maria Santissima della Bruna, «che si colloca nel contesto dell’anno giubilare, conferendo alla secolare tradizione una nuova risonanza spirituale, culturale e simbolica». L’edizione 2025, che come ogni anno vivrà la sua giornata più lunga il 2 luglio, è stata presentata oggi, a Roma, nella Sala Stampa della Camera dei Deputati. Nell’occasione, il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Marcello Pittella (Azione), ha annunciato «l'avvio di una proposta di legge per rafforzare la candidatura a Patrimonio immateriale dell’Umanità», in una città già sito Unesco per i rioni Sassi e l'habitat rupestre.

La festa «che affonda le sue radici nella fede e nella devozione popolare - è scritto nel comunicato diffuso dagli organizzatori - sarà animata da un programma fitto e articolato, che culminerà nel rito emozionante del 2 luglio, con il tradizionale 'strazzo' del Carro Trionfale».
«Come Regione Basilicata - ha detto il presidente della Giunta lucana, Vito Bardi - siamo profondamente consapevoli dell’importanza della Festa della Bruna per la nostra economia e per l’immagine del nostro territorio. La Bruna è soprattutto un atto di fede per i materani, ma è anche una straordinaria occasione per far conoscere Matera al mondo. Già Capitale Europea della Cultura 2019, la nostra città continua ad attrarre visitatori affascinati dalla nostra storia millenaria e dalla sua bellezza epica».

Per Pittella, «la Festa della Bruna è una grande manifestazione che si presenta nel luogo della democrazia. La consideriamo una festa che si colloca ai massimi livelli, non solo in Europa ma nel mondo, per la sua profonda religiosità, per la sua convivialità e per la capacità di unire le persone. È fondamentale anche riconoscere l’aspetto profano di questa festa, che è straordinaria proprio perché nasce dal cuore della comunità tramite il suo spirito più autentico».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)