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L'Università del Salento compie 70 anni, la cerimonia con Mattarella: «Investire sulla cultura è meridionalismo adulto»

 
Redazione online

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Il presidente della Repubblica torna a distanza di sette anni, e celebra una giornata storica con l'inaugurazione dell'anno accademico. Lectio magistralis di Massimo Bray

Venerdì 17 Gennaio 2025, 10:31

12:51

LECCE - È il giorno di Mattarella. Si celebrano oggi i 70 anni di vita dell’Università del Salento con l’inaugurazione dell’anno accademico alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che torna per la seconda volta, a distanza di sette anni, nell’Ateneo salentino. Era il 3 febbraio del 2017 quando Mattarella, eletto due anni prima alla massima carica della Repubblica, nel corso di una visita a Lecce per l’inaugurazione del Teatro Apollo, decise di salutare la comunità accademica nel chiostro del rettorato. Erano presenti circa duecento persone tra studenti, personale tecnico-amministrativo e docenti. In quell’occasione fu consegnato il sigillo d’argento di UniSalento realizzato per l’occasione.

Il presidente è tornato a Lecce anche nel settembre 2022 per la consegna delle Aquile Turrite ai piloti militari che avevano appena conseguito il brevetto nella Scuola di volo del 61esimo Stormo dell’Aeronautica militare di Galatina.
Oggi, a due anni dalla sua rielezione al Quirinale, torna in città per partecipare a una giornata storica per l’istituzione Università e per l’intero territorio. «L’Università per il Paese, il Paese per l’Università» è il titolo dato alla cerimonia.

La celebrazione di oggi è l’evento culminante di una settimana di iniziative per celebrare i primi 70 anni di UniSalento. Dall’omaggio al grande matematico leccese Ennio De Giorgi, che univa genialità a un’umanità profonda, alla visita ai Musei di UniSalento, alle proiezioni per ricordare il legame tra opere cinematografiche e territorio, a letture di grandi autori che hanno rappresentato il Salento: “Dopo la luna” di Vittorio Bodini e “L’Ora di tutti” di Maria Corti, all’incontro che ha visto protagonisti i Dipartimenti dell’Ateneo e infine, questa sera, alle 20, al Teatro Apollo, “Tito Schipa, la Voce del mondo”, concerto speciale del jazzista Raffaele Casarano, Ambasciatore Unisalento, con Dario Muci, Fabio Moschettini e Alessandro Monteduro. Prima dell’inizio del concerto due ex studenti dell’Ateneo saranno premiati per i loro straordinari successi professionali.

Era il 1955 quando si costituì il Consorzio universitario che contribuì, assieme alla Provincia di Lecce, alla maggioranza dei comuni del territorio e ad altri enti, alla fondazione dell’Istituto autonomo di Magistero che, in attesa del riconoscimento giuridico che arrivò solo nel 1959, iniziò i primi corsi universitari. Il 1955 è l’anno della partenza, anche se la “gestazione” di quella che sarà poi l’Università di Lecce prima e in seconda battuta l’Università del Salento e, con l’attuale rettore Fabio Pollice, anche «dei due Mari», affonda le sue radici nel ‘700 quando i gesuiti “monopolisti” dell’insegnamento in terra d’Otranto vengono espulsi e Ferdinando IV chiude le scuole e i collegi che avevano fondato. Nacquero così le Scuole Regie gestite dallo Stato e da lì si arriverà poi alla data storica per il Salento.

Settant’anni di storia passati per dieci rettori. Il “regno” più lungo è stato quello di Giuseppe Codacci Pisanelli, deputato, ministro e diplomatico (1956-1976), poi quello più breve di Saverio Mongelli (1976-1979) e i due di Mario Marti (1979-1981) e di Alberto Sobrero (1981-1983). E ancora: Donato Valli (1983-1992), Angelo Rizzo (1992-2001), Oronzo Limone (2001-2007), Domenico Laforgia (2007-2013), Vincenzo Zara (2013-2019) e Fabio Pollice, il cui mandato scade quest’anno.

LE PAROLE DI MATTARELLA

«Io a nome di tutti ringrazio coloro che abbiamo ascoltato. Bisogna collegare il momento di nascita dell’ateneo con quello di oggi. Negli anni 50 l’Italia era alle alle prese con la devastazione della guerra. Va ricordata la lungimiranza di coloro che hanno appoggiato la decisione di investire sulla cultura, non solo come decisivo elemento di crescita sociale ma anche come motore di sviluppo del territorio». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella alla cerimonia di inaugurazione del 70° anno accademico dell’Università del Salento. E’ stato, ha sottolineato, «un modello di meridionalismo adulto».

«Quanto avviene oggi, con mutamenti così profondi, veloci e radicali, dall’intelligenza artificiale alla grande intensità di strumenti di comunicazione, di connessione della vita, del mondo, porta all’esigenza di individuare nuovi equilibri e questi nuovi equilibri vanno trovati attraverso la cultura. Si tratta di stimolare la ricerca, la trasmissione del sapere, nel collegamento tra le varie discipline di studio e di scienza, senza una loro separazione ma con loro convergenza, interagendo per porre sempre al centro di queste osservazioni la persona umana. Vi è un’esigenza di richiamare in questi cambiamenti così radicali e profondi, la centralità della persona, i suoi diritti, la sua libertà». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella alla cerimonia di inaugurazione del 70° anno accademico dell’Università del Salento.

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