PORTO CESAREO - I muretti a secco che fanno da scudo e protezione al cordone dunale di tante spiagge di Porto Cesareo, per evitare la creazione di varchi anomali che amplificano e modificano mortalmente la duna, la sua flora e la sua fauna, unico e solo ammortizzatore naturale antierosione degli arenili, sono stati distrutti da bagnanti per aprirsi un varco al mare senza utilizzare le passerelle pubbliche d’accesso.
Una tendenza pessima dell'estate salentina. Un calcio, magari due o tre, la collaborazione per spostare di forza le pietre vive, ed ecco distrutto il muro a secco e creato il passaggio verso il mare. L’Area Marina Protetta Porto Cesareo in diversi luoghi oggetto di simili condotte incivili, ha prima provveduto a monitorare con telecamere la situazione, poi una volta ottenuti i video ha denunciato i responsabili alle forze dell’ordine.
«L'ultimo di tanti episodi di malcostume ambientale si è verificato sia pochi giorni prima di Ferragosto, a Torre Chianca, dove non solo si devono fare i conti con i soliti rifiuti abbandonati ovunque – spiega Paolo D’Ambrosio direttore di Amp Porto Cesareo - ma addirittura di di pietre e rocce sradicate proprio dai muretti e poi abbandonate sull’arenile che accoglie migliaia di bagnanti. Una tipologia di turismo incivile, che distrugge e mortifica il nostro delicato territorio e mortifica l'immagine della nostra città».
Soddisfatto per l’attività condotta a nome del Consorzio di Gestione di Amp si è detto il presidente Pasquale Coppola: «Purtroppo quello che sta accadendo sul nostro territorio da diverse estati a questa parte, è una situazione non più sostenibile ne tollerabile. Da questa situazione di inciviltà diffusa si esce tutti sconfitti, residenti, villeggianti, pendolari e turisti. Anche e soprattutto per questo da settimane abbiamo alzato il livello di attenzione e iniziato ad agire denunciando i responsabili di gravi reati ambientali».