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La tragedia
GdM.TV (video vigili del fuco)
23 Febbraio 2021
LIGURIA - A seguito della frana avvenuta al cimitero di Camogli (Genova) lunedì 22 febbraio 2021, circa duecento bare sono finite in mare e sugli scogli: nel video i vigili del fuoco impegnati nel recupero. Concluse la scorsa sera le attività di primo contenimento e messa in sicurezza dell'area, i Vigili del fuoco sono tornati oggi, martedì 23 febbraio 2021, nello specchio d'acqua antistante la falesia crollata e con i sommozzatori, gli specialisti nautici, il reparto volo e il nucleo SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) stanno proseguendo nelle delicate operazioni di recupero dei feretri (video www.vigilfuoco.tv).
Crolla cimitero: falesia si muove, recupero bare difficile - Tempi lunghi e attività di recupero complesse per i feretri scivolati verso il mare ieri a Camogli insieme a una parte di cimitero. Dopo una prima analisi dei tecnici, l’assessore alla protezione civile di Regione Liguria Giacomo Giampedrone e il sindaco di Camogli Francesco Olivari hanno fatto il punto della situazione. Due azioni contemporanee saranno messe in atto: «Dobbiamo operare con estrema delicatezza come se ci fossero persone vive ancora sotto - ha detto Giampedrone - la prima sarà la demolizione dei loculi ancora in bilico sul costone con traslazione dei feretri interessati, contemporaneamente lavoreremo con un pontone da mare e ogni giorno emetteremo come Protezione Civile un bollettino da condividere con tutti gli operatori. È una situazione estremamente complessa perché la falesia è ancora pericolosa e non possiamo mettere in pericolo gli operatori». A preoccupare i tecnici anche lo sperone di roccia a levante del cimitero dove insiste il belvedere mentre al momento la situazione delle abitazioni a ponente «non è peggiorata» ha detto Giampedrone. Il sindaco Olivari attraverso gli uffici comunali attiverà le procedure di somma urgenza per l’assegnazione dei lavori a mare e a terra. La protezione civile ha anche attivato un servizio di supporto psicologico per i familiari dei feretri coinvolti (Ansa).
Crolla cimitero: Procura Genova apre inchiesta - La procura di Genova ha aperto un fascicolo per frana colposa per il crollo di parte del cimitero di Camogli. Il fascicolo, in mano al procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio e il sostituto Fabrizio Givri, è a carico di ignoti. Nel mirino degli investigatori anche i lavori che erano stati fatti da poco (Ansa).
Crolla cimitero: Comune valuta intervento psicologi - «Cinque delle dieci salme ripescate in mare sono state identificate, da domani riceveremo tutti uno alla volta per cercare di dare risposte a chi è stato colpito da questa tragedia che ha coinvolto tutta la nostra comunità». Il sindaco di Camogli Francesco Olivari affronta i cittadini che si sono radunati sotto al municipio in cerca di risposte dopo il parziale crollo del cimitero cittadino che ha trascinato in mare circa 200 feretri. «Insieme ad Asl faremo il possibile per riconoscere le salme anche il test del dna - dice Olivari - stiamo valutando di attivare anche un supporto psicologico per quelle persone che comprensibilmente hanno subito uno choc da quanto avvenuto». Sono in corso i recuperi dei feretri che vengono portati nel cimitero cittadino da ieri completamene chiuso (Ansa).
Crolla cimitero: cittadini in Comune chiedono notizie bare - Il giorno dopo il crollo di parte del cimitero a Camogli sotto al comune si sono radunate circa 20 persone che aspettano notizie sulle spoglie dei propri cari scivolate in mare con il crollo. Sono 200 quelle finite tra le onde e solo una decina sono state recuperate. I dipendenti comunali stanno incrociando le concessioni dei loculi con i numeri di riferimento per dare una risposta ai familiari. Sul fronte della frana intanto sono in corso gli accertamenti per la stabilità della falesia: in zona, oltre alla strada che collega Camogli con Recco già regolata per precauzione da un senso unico alternato a monte, ci sono una decina di abitazioni che potrebbero essere sgomberate, ma solo tre sono abitate quotidianamente, qualora i risultati evidenziassero pericoli. Oggi alle 13 è previsto un nuovo incontro con i tecnici e l'assessore regionale alla protezione civile Giacomo Giampedrone (Ansa).
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