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È guerra nel Partito Democratico pugliese, Boccia attacca Amati. La replica: «Lo querelo»

 
Flavio Cellie

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Flavio Cellie

L'ex ministro: «Se il consigliere regionale è fuori dal Pd, faccia in maniera chiara campagna elettorale per altri partiti»

Mercoledì 14 Settembre 2022, 21:54

15 Settembre 2022, 11:27

OSTUNI - È guerra aperta nel Partito Democratico pugliese. L’on. Francesco Boccia ha attaccato il consigliere regionale Fabiano Amati, mettendo in seria discussione la sua permanenza nel gruppo del Pd in Consiglio regionale. «Se Fabiano Amati è fuori dal Partito Democratico, faccia campagna elettorale in maniera chiara per altre forze politiche – attacca Francesco Boccia – io penso che sia molto grave quello che è stato detto qualche giorno fa in un incontro pubblico in una piazza a Brindisi, tra l’altro una piazza la cui richiesta per l’autorizzazione per svolgere questa iniziativa, è stata fatta da una persona arrestata per gravissimi motivi su ordine della DDA». 

La replica di Amati

“Francesco Boccia è un nemico del mio partito, il Partito Democratico, perché lo usa da anni per candidature blindate e senza aver mai risolto una cosa concreta delle persone. E io combatterò anche per ridare al PD una dimensione senza i Boccia e i suoi atti contro il partito, culminati nelle liste in violazione dello Statuto.
In queste ore, per provare ad ammaccare la mia credibilità, mi chiede notizie circa l’organizzazione di un convegno a cui ho partecipato sabato scorso a Brindisi.
Se ha tali curiosità, le rivolga all’organizzatore, il medico ed ex consigliere comunale Salvatore Brigante e al consigliere comunale Antonio Elefante che l’ha aiutato. Io non posso essergli d’aiuto.
Ero stato invitato a parlare e non mi sono occupato di organizzazione. Me ne devo purtroppo occupare da qualche ora e solo al fine di raccogliere tutti gli elementi da scrivere nella querela per diffamazione a Francesco Boccia.
In ogni caso, Boccia dice di parlare così contro di me non per ritorsione politica ma per amore di legalità. Ottimo. Era ora. Finalmente un buon programma.
E allora cominci col dire qualcosa sulle cose che più ci danno vergogna e dolore, perché la lotta per la legalità non è una serata di gala ove presentarsi impomatati e a favore di telecamera. Legalità è dire qualcosa, con coraggio e senza soggezioni e sudditanze, per esempio sulle diverse inchieste relative alle attività della Regione, riguardanti persone ampiamente conosciute, stimate e considerate dall’attuale governo regionale e dal Presidente Emiliano. Ci dica qualcosa, Boccia, sugli scandali della Protezione civile, dell’Economato, dell’Ospedale in Fiera, dei Servizi sociali e chi più ne ha più ne metta.
Suvvia, se Boccia tiene a dare alla Puglia un profilo di regione moderna, cominci a dire la verità sulle cose e ci comunichi il suo sconcerto. Se tiene a dare al PD un’immagine di partito votabile, cominci a votarlo e farlo votare non per convenienza ma per convinzione, così come sto facendo io, prendendo anche le distanze ogni tanto dal suo dante causa Michele Emiliano - questo è lo status attribuitogli dallo stesso Emiliano anche con un recente epidittico -, elencandogli i clamorosi errori nella gestione della Regione e addebitandogli la campagna elettorale che sta facendo per tutti i partiti, in attesa del fallimento di Letta per poi presentarsi come il campione del prossimo cambiamento.
Faccia insomma qualcosa per stare come si sta nel nostro partito, perché ciò che è diventato intollerabile, ormai, è la doppiezza di Boccia che i cittadini si apprestano a bocciare.
E se Boccia è convinto delle cose che dice accetti un duello dialettico con me, ovviamente potrà scegliere il luogo, l’arbitro e pure le persone da portare ad ascoltare, nella speranza che siano di più di quelle che stanno andando ad ascoltarlo in questa campagna elettorale”.

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