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Redazione online
13 Gennaio 2021
Questa mattina all'alba, a Putignano (Ba) nel quartiere San Pietro Piturno, e a Bari, oltre 50 carabinieri della Compagnia di Gioia del Colle hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse a carico di 11 soggetti ritenuti, a vario titolo, responsabili di estorsione e tentata estorsione aggravate dal metodo mafioso, nonché di rapina e lesioni personali aggravate.
Il primo provvedimento cautelare ha colpito G.G., 21enne, ritenuto il capo del gruppo criminale, L.G. 33enne, G.M. 22enne, P.F.E. 19enne e S.D. 20enne, tutti già noti alle forze dell’ordine, che a Putignano avevano messo in atto reiterate condotte violente nei confronti di un imprenditore, di suo figlio, collaboratore in azienda, e degli altri componenti della sua famiglia, per farsi pagare un pizzo di 3mila euro al mese. Pedinamenti, minacce verbali, aggressioni fisiche e danneggiamenti, ecco quello che il gruppo faceva vivere alle vittime. Come quando l’autovettura condotta dal titolare dell’azienda, all’interno della quale vi era anche il figlio, è stata bloccata per le vie di Putignano e presa a calci e pugni, con la rottura dello specchietto retrovisore e danni alla carrozzeria.
A ottobre scorso, poi, si è consumata l’ennesima efferata azione da parte del gruppo criminale, oggetto del secondo provvedimento cautelare. Oltre ai citati G.G. 21enne, P.F.E. 19enne e S.D. 20enne, a finire in manette per rapina e lesioni personali aggravate sono stati C.L. 23enne, C.M. 21enne e M.V. 23enne. Nel corso di una festa organizzata in un locale di Turi, il commando ha raggiunto il figlio dell’imprenditore e, dopo averlo accerchiato, lo ha picchiato con pugni, calci, tavoli e parti di sedie precedentemente distrutte. Prima di lasciare il locale, uno degli indagati ha strappato dal collo del giovane una collanina in oro con un crocifisso e tre ciondoli, come trofeo dell’aggressione commessa. A nulla è valso, nella circostanza, l’intervento di un amico della vittima che, nel tentativo di difenderla, è stato fatto oggetto di violente percosse.
Durante le perquisizioni sono stati rinvenuti, nelle parti ad uso comune delle palazzine dove abitano gli arrestati, 60 grammi di eroina e 50 grammi di hashish, oltre a bilancini di precisione e a telefoni cellulari. Gli arrestati si trovano in carcere.
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