Taranto, un video per incentivare la denuncia contro i maltrattamenti
La campagna è stata lanciata dall’associazione Alzàia. Testimonial dell’iniziativa è l’attrice Daniela Baldassarra
Lunedì 20 Aprile 2020, 12:45
TARANTO - Perché restare a casa non diventi finire in “prigione”. L’associazione Alzàia lancia la campagna “Sentinelle contro la violenza”.
La onlus tarantina che si occupa di maltrattamenti di genere ha infatti realizzato un video per sensibilizzare la popolazione sul dovere di segnalare chiari episodi di pericolo familiare, soprattutto in questo periodo particolare. Testimonial, l’attrice Daniela Baldassarra.
Obiettivo, appunto, evitare il dilagare di abusi e violenze di genere favoriti dalla clausura forzata a cui siamo sottoposti a causa del Coronavirus.
«Così - avverte Valentina L’Ingesso, assistente sociale e presidente dell’associazione - per venire incontro a chi in questo momento delicato subisce violenza e non riesce a chiedere aiuto, abbiamo deciso di lanciare la campagna social “Sentinelle contro la violenza”. Come testimonial è stata chiamata un’attrice pugliese».
Daniela Baldassarra, in un video postato sulla pagina Facebook di Alzàia, con forza e ironia chiama a raccolta tutti quanti e, in modo particolare, i vicini di casa di chi patisce soprusi.
«Questo perché - spiega la presidente di Alzaia - nell’immaginario collettivo le case sono luoghi felici in cui regna la collaborazione e l’amore. A volte, però, accade che questa quotidianità venga meno lasciando spazio alla violenza. E quindi segnalare diventa un dovere per chi, vivendo nelle vicinanze, ascolta urla e rumori molesti».
Il video è disponibile al link: https://www.facebook.com/alzaiaonlus/videos/222766302292062/.
«I nostri condomìni - spiega nella clip l’attrice Daniela Baldassarra - le strade che abitiamo sono la nostra casa. Ne conosciamo abitudini e dinamiche, quindi anche le situazioni di disagio familiare o di pericolo. Tutti riusciamo a distinguere una lite ordinaria tra marito e moglie da una situazione di violenza. Le urla e il pianto di una donna che viene picchiata si riconoscono bene, e un atteggiamento omertoso ci rende complici di quella violenza».
L’associazione invita coloro che sono “testimoni” di queste violenze, a dare voce a chi non può averne in quei momenti, chiedendo aiuto.
Si può chiamare il 1522 (il numero anti violenza e stalking promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri); oppure telefonare subito alle forze dell’ordine (a cui ci si può rivolgere anche in forma anonima): carabinieri 112, polizia 113; ed infine contattare l’associazione Alzàia reperibile 24 ore su 24 (327.1833451 e WhatsApp 327.6239835)
Nel video realizzato compare anche la psicologa Sabina Sabatini di Alzàia che ricorda come «in questi giorni il nostro Paese sta affrontando paure incredibili e tutti ci troviamo in una condizione di isolamento che provoca angoscia. Quello che sta accadendo però deve ricordarci che siamo parte di una comunità e ci impone di pensare ancora di più all’altro, prendendo atto della responsabilità civile, come ad esempio nei casi di maltrattamento. Quindi dobbiamo essere tutti delle sentinelle attive all’ascolto delle grida che possono far supporre la presenza di comportamenti violenti».
L’associazione Alzàia si occupa tutto l’anno e anche in questo periodo complicato di accoglienza telefonica e diretta, sostegno e consulenza psicologici, legale e sociale.
Sono diverse le sedi operative della onlus: a Taranto il Centro Anti Violenza presso l’Asl di via Cagliari e lo sportello “Federica e Andrea” in piazza Catanzaro; nella provincia invece è presente a Grottaglie (all’interno del Comune), a San Giorgio Jonico (all’interno del Comune), a Manduria e a Lizzano (in via Buozzi).