Coronavirus, Decaro dialoga con il sindaco di Bergamo Gori:«Le misure del governo siano prese sul serio»
Domenica 22 Marzo 2020, 18:23
19:46
BARI - Due sindaci che parlano di Coronavirus e delle loro esperienze nelle rispettive città. Antonio Decaro nel pomeriggio ha dialogato in videoconferenza in diretta Facebook con il suo collega di Bergamo, Giorgio Gori. «Forse - ha spiegato il primo cittadino di Bari che è anche presidente dell’Anci - ascoltando quello che sta accadendo lì sarà più facile per tutti capire quanto sia seria e grave la situazione nel nostro Paese.E capiremo quanto sia importante che ciascuno di noi faccia la sua parte per risolverla al più presto».
La provincia di Bergamo, che conta 1 milione e 108 mila abitanti in 243 comuni, è quella che in Lombardia sta pagando il prezzo più alto dell'emergenza Covid19. Da settimane i medici di base che operano nella provincia italiana più colpita dal coronavirus, sono buttati in prima linea, con poche armi spuntate, a fronteggiare una malattia che possono solo sperare di evitare.
«Oggi qui non siamo in grado di portare tutti in ospedale e quindi succede che molte persone muoiono a casa, molte più di quante vengono contabilizzare ogni giorno per il virus». Lo ha detto il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, durante una videochiamata.
«Ho fatto una ricerca - dice il sindaco di Bergamo - mettendo insieme il dato del mio comune e di altri 12 con i dati dell’anagrafe sui morti e il rapporto è di quattro a uno: per ogni persona che risulta deceduta con diagnosi di coronavirus ci sono altre tre per le quali questo non è accertato ma che muoiono di polmonite».
«I numeri - aggiunge Gori - sono la rappresentazione della capacità di fare diagnosi e cura, ma non della effettiva diffusione della malattia che è molto superiore. Si dice che in provincia Bergamo ci sono 6216 contagiati, ma sono soltanto gli ammalati in gravi condizioni che arrivano in ospedale a cui viene fatto il tampone, se però avete sintomi ma respirate i medici dicono di stare a casa, nessuno vi fa il tampone e non entrate nelle statistiche».
«Le misure che coinvolgono i cittadini siano prese sul serio. Il fatto che lì non ci siano centinaia di morti tutti i giorni non è una buona ragione per andarsene a spasso e prendere le cose alla leggera», ga continuato il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori.
«Noi - ha detto Gori - paghiamo di aver pensato che si potesse vivere normalmente ancora a inizio marzo, e invece questa cosa non si poteva fare e non si può fare a Bari, Palermo e Roma se si vuole che questa cosa si fermi». «Auguro a tutti gli amici che vivono fuori da questa regione - ha aggiunto - di non dover affrontare una prova dura come quella che sta toccando a noi. Però è giusto essere preparati e per questo il Governo ieri ha preso la decisione più difficile che è quella di fermare gran parte delle attività produttive non solo per la Lombardia».