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Per i sanitari diretti al Policlinico di Foggia il viaggio in bus è un «calvario»

 
Massimo Levantaci

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Massimo Levantaci

Finita l'emergenza, la Regione toglie il secondo mezzo: la corsa di andata e ritorno è un uovo pieno. I viaggiatori: «Quale sicurezza diamo ai nostri pazienti?»

Martedì 05 Aprile 2022, 10:22

Come documentano le nostre immagini, così viaggiano al mattino (ma anche al rientro) infermieri e altro personale sanitario diretto al Policlinico di Foggia. Sono quasi tutti pendolari da Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Mattinata. Dal 1 aprile con la fine dell’emergenza sanitaria la Regione (che eroga il servizio avendo affidato incarico alla Sita) ha tolto il secondo pullman che era stato istituito per garantire il distanziamento. Ma ora il rischio di contagio non esiste più? L’allarme dei lavoratori: «Siamo operatori sanitari, dovremmo essere garantiti di più perché siamo al servizio del pubblico. In queste condizioni quale sicurezza diamo ai nostri pazienti?».

I lavoratori pagano regolarmente un abbonamento, la corsa non è gratis. Il servizio viene assicurato da un pullman regolarmente omologato per ospitare 50 passeggeri seduti e 25 in piedi. Ma il viaggio è un calvario per tutti.

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