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Alcool di contrabbando, cocaina e armi: maxisequestro nel Foggiano

 
Redazione online

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Scoperta una fabbrica non autorizzata a Torremaggiore, che si occupava di imbottigliare il liquido

Martedì 21 Luglio 2020, 10:22

Nei giorni scorsi i militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Foggia hanno condotto un’operazione di polizia giudiziaria, finalizzata al contrasto del traffico illecito di prodotti alcolici, immessi in commercio senza assolvere le imposte dovute (IVA e Accise), e della detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività svolta dai militari della Compagnia di Manfredonia ha permesso di individuare e sequestrare a Torremaggiore una fabbrica non autorizzata, attrezzata per la distillazione, lo sbiancamento, l’imbottigliamento e l’etichettatura di alcool di contrabbando da destinare al mercato alimentare.

Oltre all’impianto produttivo abusivo sono stati trovati e sequestrati poco più 23mila litri di alcool denaturato, 4.000 tra fascette dei monopoli ed etichette contraffatte che sarebbero state applicate sulle bottiglie da immettere poi in commercio.
I finanzieri hanno notato all’interno di un parcheggio un autocarro, con targa polacca, dal quale stavano scaricando pedane
con flaconi contenenti liquido di colore giallo. Da un riscontro immediato sulle banche dati è emerso che i documenti di trasporto esibiti – che certificavano trasporto di liquido disinfettante - erano falsi, in quanto riportavano dati riferiti a società inesistenti, date di trasporto errate e luoghi di destinazione della merce diversi da quello effettuato.

Di conseguenza il controllo è stato esteso all’interno del deposito dove i militari hanno scoperto un opificio in perfetto stato di funzionamento e tutte le attrezzature necessarie per il trattamento e l’imballaggio dell’alcol in bottiglie da litro destinate al
consumo alimentare. L’accisa sull’alcool sequestrato sottratta alle casse dello Stato è stata stimata in circa 238mila euro, mentre l’introduzione sul mercato dei 23mila litri di alcool, imbottigliati ed etichettati in modo tale da ingannare i consumatori sulla reale provenienza e genuinità del prodotto, avrebbe assicurato all’organizzazione criminale un margine di guadagno di circa 70mila euro

Nelle proprietà delle persone coinvolte sono stati trovati, dopo una perquisizione: 350 gr. di cocaina; 1 pistola marca “taurus” mod. 357 magnum, con relativo munizionamento (7 proiettili), rubata a una guardia giurata nell’ottobre del 2018; 58 carte di credito prepagate. 5 responsabili, di cui uno tratto in arresto, sono stati denunciati per la sottrazione all’accertamento e pagamento dell'accisa sull'alcol, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, per detenzione abusiva di armi e ricettazione.

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