Manca poco alle elezioni politiche 2022: si vota in una sola giornata ovvero domenica 25 settembre, dalle 7 alle 23. Fondamentali per votare sono l’esibizione di un documento di riconoscimento valido (carta di identità o cie, patente, passaporto, tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale Ufficiali in congedo d’Italia, purché convalidata da un comando militare) e la tessera elettorale.
Per un voto consapevole ecco in preview la mappa completa con tutti i nomi per ogni collegio dei candidati in Puglia e Basilicata.
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APPLICAZIONE DELLE LEGGI Le modalità per la chiamata alle urne, infatti, sono il frutto del combinato disposto principalmente di tre leggi: la legge 03/11/2017 n.165, la cosiddetta «legge Rosato» o, meglio, il «Rosatellum» con la quale si è già votato nel 2018 ma che verrà applicata dopo la rivoluzione introdotta dalla legge costituzionale 19/10/2020 n. 1 «Modifica agli art. 56/57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari» e con un corpo elettorale uniformato, grazie all’applicazione della legge costituzionale 18/10/2021 n. 1 «Modifica dell’art. 58 della Costituzione, in materia di elettorato per il Senato della Repubblica». Detta in soldoni, a differenza di quanto accaduto finora, gli elettori dai 18 ai 25 anni non ancora compiuti potranno votare, oltre che per la Camera, anche per il Senato.
IL TAGLIO DEI PARLAMENTARI La legge costituzionale n. 1 del 2020, invece, ha ridotto il numero dei parlamentari che, alla Camera, sono passati da 630 a 400 (con un taglio di 230 deputati, quindi) e al Senato da 315 a 200 (con un taglio di 115 senatori) per un totale di 345 parlamentari in meno. Va da sé che una riduzione di più del 30% ha determinato una revisione, con la conseguente rimodulazione dei collegi elettorali (collegi previsti dal Rosatellum), per l’adeguamento alla riduzione dei parlamentari e quindi ha complicato ai partiti le procedure per l’individuazione dei candidati e la formazione delle liste.
COSA SUCCEDE IN PUGLIA Nel dettaglio, rispetto al 2018, il taglio dei seggi a disposizione per la Puglia è stato considerevole: per la Camera si è passati da 42 a 27 mentre per il Senato da 20 a 13. Dei 27 posti disponibili per Montecitorio, 10 saranno determinati dai collegi uninominali e 17 da quelli plurinominali (detti anche “listini”), mentre per Palazzo Madama, 5 seggi arriveranno dai collegi uninominali e 8 da quelli plurinominali.
I COLLEGI Già, ma cosa sono i collegi? Tecnicamente, si tratta della suddivisione delle aree elettorali del territorio. I collegi uninominali sono quelli dove le coalizioni (ovvero le formazioni composte da più partiti alleati) oppure i singoli partiti che non hanno fatto alleanze, candidano una sola persona ciascuno e l’elezione avviene con sistema maggioritario ossia il candidato che prende anche solo un voto più degli altri viene eletto. Nei collegi plurinominali, invece, ciascun partito (anche quelli in coalizione) presenta una propria lista di massimo quattro candidati e l’elezione è determinata in maniera proporzionale ovvero i seggi scattano in base a quanti voci riceve ciascuna lista. A livello nazionale, lo sbarramento per i partiti è al 3%, fermo restando che le coalizioni dovranno invece raggiungere il 10. All’interno delle coalizioni, chi avrà superato il 3 eleggerà i propri candidati, chi sarà tra l’1 e il 3 drenerà consensi per la coalizione mentre saranno dispersi i voti dei partiti sotto l’1.
ALLA CAMERA La suddivisione territoriale (capoluoghi e/o comuni delle rispettive province) in collegi della Puglia, per la Camera, è così composta: i dieci collegi uninominali sono Puglia 01 (Foggia), Puglia 02 (Cerignola), Puglia 03 (Andria), Puglia 04 (Molfetta), Puglia 05 (Bari), Puglia 06 (Altamura), Puglia 07 (Brindisi), Puglia 08 (Taranto), Puglia 09 (Lecce), Puglia 10 (Galatina) e, come detto, ciascuno di questi esprimerà un solo eletto mentre i collegi plurinominali sono quattro, raccoglieranno le aree territoriali dei collegi uninominali sopra citati ovvero Puglia 01 (Foggia, Cerignola e Andria), Puglia 02 (Molfetta e Bari), Puglia 03 (Altamura e Taranto), Puglia 04 (Brindisi, Lecce e Galatina) e, proporzionalmente ai risultati ottenuti dai partiti, esprimeranno 17 deputati.
AL SENATO Al Senato i collegi uninominali sono 5: Puglia 01 (Foggia), Puglia 02 (Andria), Puglia 03 (Bari), Puglia 04 (Taranto), Puglia 05 (Lecce). Ciascuno esprimerà un solo eletto con sistema maggioritario, ovvero chi avrà ottenuto un voto più degli altri. Il collegio plurinominale sarà solo 1, racchiuderà in sé tutto il territorio della Puglia ed esprimerà, in base ai risultati ottenuti dai singoli partiti, otto senatori.