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«Non siamo solo calcio e donne»: torna il Bari Brasil Film Fest, tra arte e attualità

 
Carmen Palma

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Carmen Palma

Il Festival che offre una narrazione diversa sul Brasile in programma dal 25 al 30 ottobre. Tra le novità di quest'anno gli eventi collaterali

Mercoledì 23 Ottobre 2024, 14:41

BARI - Uno sguardo sul Brasile che si amplia e si arricchisce, che guarda al passato prezioso, mettendo contemporaneamente a fuoco problematiche e temi universali del nostro tempo: diritti civili, musica, identità di genere, storia, i rapporti con l'Italia. Il Bari Brasil Film Fest torna nel capoluogo pugliese con un ricco programma di appuntamenti dedicati alla cultura brasiliana tout court, snodandosi in diversi luoghi della città e facendo tappa anche a Polignano a Mare. Organizzato dall'associazione culturale Abaporu, con la direzione artistica di Vanesse Mastrocessario Silva, il festival barese è l'unica mostra cinematografica di film brasiliani del Sud Italia. Novità di quest'anno gli eventi collaterali, che vedranno anche i registi incontrare il pubblico al di fuori della sala cinematografica. Il festival tornerà al Multicinema Galleria da sabato 26 a mercoledì 30 ottobre, ma toccherà anche il Duke Jazz Club di Bari, l’Accademia del Cinema Ragazzi Enziteto e l’Università di Bari. 

Si comincia venerdì 25 ottobre nel Museo Civico di Bari con l'anteprima di A ponte de bambu di Marcelo Machado, un documentario che racconta l'esperienza di Jayme Martinis, l'unico giornalista brasiliano autorizzato a lavorare in Cina.

«Un’edizione di cui siamo particolarmente orgogliosi perché ci permette di portare in città ospiti importanti, con storie incredibili e ricchissime» spiega la direttrice artistica. «Ancora una volta il festival arriva a proporre un Brasile somigliante più alla realtà che non alle sole cartoline, un Paese che vive le contraddizioni del tempo presente e che dopo anni complessi sta cercando di tornare a nuova vita. In questo ritengo il cinema e gli artisti abbiano e avranno un ruolo determinante nel far sì che la polvere accumulatasi nel periodo del precedente governo ceda il passo a un confronto maggiore con il contemporaneo e con l’Europa» conclude Vanessa Mastrocessario Silva.

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