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Colpo allo spaccio di droga a Barletta: maxi-operazione della polizia, 32 arresti. In ogni quartiere un tipo di stupefacente diverso

Colpo allo spaccio di droga a Barletta: maxi-operazione della polizia, 32 arresti. In ogni quartiere un tipo di stupefacente diverso

 
Redazione online

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Gli indagati avrebbero diviso la città in quattro zone, in ognuna veniva spacciata una sostanza diversa

Giovedì 26 Settembre 2024, 07:45

12:40

BARLETTA - La Polizia di Barletta-Andria-Trani, nell’ambito di una vasta operazione coordinata dalla procura di Trani, sta eseguendo numerose custodie cautelari (41 in tutto tra arrestati e denunciati) nei confronti di persone ritenute responsabili di aver creato, nel comune barlettano, una fitta rete di spaccio di stupefacenti svolta suddividendo la città di Barletta in quattro aree principali, in ciascuna delle quali veniva venduta prevalentemente una tipologia di sostanza.

I poliziotti della Squadra Mobile, durante la complessa attività d’indagine, hanno rinvenuto e sequestrato cocaina, hashish e marijuana. 

Sono una quarantina le persone, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, indagate. Per tutte, a vario titolo, le accuse sono di estorsione e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. In 19 sono finite in carcere, 13 agli arresti domiciliari, mentre altre tre sono state sottoposte a misure cautelari alternative. Nel corso delle indagini, durate diverse settimane, i poliziotti hanno eseguito quattro arresti in flagranza.

Non solo, dalle intercettazioni è emerso un nuovo significato del concetto di 'piazza' o zona di spaccio, non più intesa come un qualcosa di statico, bensì come zona ampliata di operatività, sempre circoscritta al potere criminale di chi la controlla, in cui, i singoli venditori, si muovono e vendono in maniera dinamica, a piedi o con bici elettriche. In particolare, dopo il contatto telefonico tra acquirente e fornitore, la sostanza veniva commissionata, utilizzando un linguaggio in codice.

Quindi seguiva l'accordo sul luogo dell’incontro e sul numero di dosi da consegnare. Nelle conversazioni tra fornitore ed acquirente veniva indicato il termine 'birre' o 'bottigliette' per indicare genericamente lo stupefacente, mentre con le parole tipo 'quella verde' o 'la criminale' si designava la tipologia specifica della sostanza. O, ancora, per individuare il luogo dello scambio, veniva indicato direttamente il quartiere di riferimento di Barletta, “ci vediamo a Calò”, “sto qua..a Calò”.

Nella zona del centro si spacciava cocaina ed eroina, nella zona 'Puttilli' hashish, nella zona palazzo Salso cocaina e nella zona Calò marijuana. Era questa la geografia dello spaccio di stupefacenti a Barletta, secondo le indagini della Polizia di Stato della Bat (Barletta–Andria-Trani) che, su ordine della Procura della Repubblica del Tribunale di Trani, ha denunciato all’Autorità Giudiziaria 37 persone, delle quali 35 destinatarie di provvedimenti cautelari, emessi dal gip del Tribunale di Trani. Altre due sono state denunciate a piede libero.

Le accuse, a vario titolo, sono di estorsione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La città della Disfida era suddivisa in quattro aree principali in ciascuna delle quali l'organizzazione, sgominata oggi, vendeva prevalentemente una o più tipologie di droghe. Durante l'indagine, sono state arrestate in flagranza, per gli stessi reati contestati, altre 4 persone e sequestrati 1 chilogrammo e 200 di hashish, 1 chilogrammo di cocaina e 500 grammi di marijuana.

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Trani e condotta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura della Bat mediante attività tecniche, servizi di pedinamento, appostamento ed osservazione, ha messo in evidenza indizi riconducibili ad una fiorente attività di spaccio di cocaina, marijuana, hashish ed eroina. La droga, dopo 'l’ordine', veniva consegnata in un luogo prestabilito o direttamente al domicilio dell’acquirente, come un vero e proprio servizio di delivery.

Le denunce sono 41, le misure cautelari in carcere sono 19, ai domiciliari 13, gli obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria 3, gli arresti in flagranza durante l’attività di indagine 4. Contestualmente all’esecuzione delle misure, il questore della provincia di Barletta – Andria – Trani, Alfredo Fabbrocini, ha avviato una attività per l’emissione nei confronti di tutti gli indagati del cosiddetto Daspo 'fuori contesto'. Questo provvedimento di prevenzione, introdotto dal Decreto Sicurezza bis del giugno 2019, permette di applicare il daspo sportivo anche nei confronti di denunciati o condannati per specifiche tipologie di reati, come, appunto, lo spaccio di sostanze stupefacenti. Per cui, indipendentemente dal fatto che le condotte contestate si siano verificate in occasione di manifestazioni sportive, ai destinatari del provvedimento verrà inibito l’accesso alle stesse per una durata determinata dalla legge. Lo scopo è quello di impedire che nelle tifoserie si verifichino infiltrazioni di individui legati alla criminalità comune/organizzata o, comunque, ritenuti pericolosi.

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