Sabato 20 Settembre 2025 | 12:48

Bari, tifoso picchiato davanti al figlio solo perché voleva recuperare uno zainetto: il video è virale. Un'altra lite fra ultras degenera: botte in curva

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

L'episodio è avvenuto durante la contestazione degli ultras baresi contro i De Laurentiis. Bufera sui social: «È una vergogna»

Domenica 04 Maggio 2025, 20:54

05 Maggio 2025, 10:53

BARI - Un tifoso è stato picchiato davanti al figlioletto durante la manifestazione di protesta fuori dallo stadio San Nicola a Bari, solo perché voleva recuperare uno zainetto. L'episodio violento si è verificato durante la contestazione degli ultrà biancorossi nei confronti della società e della squadra.

Al 25' del primo tempo di Bari-Pisa, i gruppi organizzati della tifoseria hanno abbandonato la curva Nord e si sono radunati all’esterno del San Nicola, all’ingresso autorità, esponendo lo striscione «Devi vendere», riferendosi ai De Laurentiis e lanciando fumogeni e petardi. 

Durante i tafferugli - come mostrano le immagini - un uomo è stato picchiato selvaggiamente davanti agli occhi del figlio mentre tentava di rientrare per recuperare uno zainetto. Il video diffuso sui social ha raccolto decine di commenti: «Che vomito. Neanche gli animali farebbero una cosa cosi davanti a un bambino. Quando con il cervello non ce la fanno devono per forza usare la violenza come le bestie». «E' una vergogna - si legge sui social - speriamo che li individuino subito». 

Sul posto è poi arrivata la polizia.

LA CURVA NORD PRENDE LE DISTANZE: NOI ESTRANEI ALLA VICENDA

Nelle scorse ore è stato diffuso un comunicato dei gruppi organizzati della Curva Nord che si dichiarano totalmente estranei alla vicenda. «In merito alla rissa avvenuta all'esterno della Curva Nord, ieri, durante la gara Bari-Pisa, teniamo a rimarcare la nostra totale estraneità.
Nello specifico, esprimiamo una ferma condanna dell'accaduto, in quanto avvenuto sotto gli occhi di un bambino.
Spiace essere finiti nell'occhio del ciclone: spesso ci ritroviamo ad essere oggetto di critica, a prescindere da quelle che sono le nostre effettive responsabilità e questo non ci sta bene.
Giornalisti e fruitori dei social farebbero meglio ad accertarsi dei fatti, prima di puntare il dito contro i gruppi organizzati che, nel momento dell'accaduto, erano intenti a protestare sotto la porta numero 1 dello stadio.
Determinati episodi feriscono la sensibilità umana e ribadiamo la nostra ferma condanna».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)