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Bari, Al Bano e il sindaco Leccese cantano Felicità con i ragazzi disabili: apre oggi il pastificio inclusivo

 
Redazione online

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Mò pasta, pasticcio con amore, è una nuova realtà nel quartiere Stanic, nel quale a lavoro ci sono ragazzi con alcune disabilità

Venerdì 07 Febbraio 2025, 13:48

13:59

BARI - Un foglietto su cui si legge un elenco: capunti, cavatelli, strozzapreti, trofie, orecchiette. Sono i formati di pasta che si producono in un pastificio speciale, in cui la farina si impasta col cuore. 'Mò pasta pasticcio con amore è una nuova realtà produttiva nata nel quartiere Stanic, a Bari, nel quale a lavoro ci sono ragazzi con alcune disabilità. «Il nome è stato ispirato da un’espressione tipicamente barese, 'mò bastà, che abbiamo voluto mutuare, dando voce ai ragazzi che sono i protagonisti», spiega Giuseppe Muolo, presidente di 'A mani aperte, la cooperativa che ha promosso l’iniziativa. «Sono stati loro - aggiunge - a voler dimostrare che con il lavoro è possibile rendere qualcosa di bello e di prezioso agli altri».

Fabiana serve i clienti, Michele e Lassana si occupano della produzione e della pulizia dei macchinari. «Ho preparato i tortellini carne e prosciutti crudo - dice Michele, 33 anni -. Mi piace molto fare la pasta e preparare gli impasti». «La nostra pasta è buonissima», gli fa eco Lassana, che ha 30 anni. Dalla vendita di rigatoni e paccheri arriva il sostentamento della attività. Perché i ragazzi, cinque complessivamente, sono tutti regolarmente assunti e lavorano al mattino, dalle 9 alle 13, e nel pomeriggio, dalle 16 alle 20. A guidarli ci sono un tutor e un mastro pastaio, Michele Fiore, decano della produzione di pasta.
«Lavorare con loro è gratificante - dice -. Ho lavorato tanti anni per grosse aziende ma questo progetto è molto particolare specialmente per i ragazzi: quando ti abbracciano, lo fanno con sincerità e ti riempiono di gioia». «Per fare una buona pasta - evidenzia - serve cuore. È questo il segreto».

Il pastificio è finanziato dalla Regione Puglia e valorizza anche le produzioni locali. «La semola è di Altamura - riferisce il mastro pastaio - la ricotta e la mozzarella di bufala arrivano dal parco di San Giovanni Rotondo, che è l’unico caseificio autorizzato a marchiare la mozzarella di bufala fatta con il latte 100% di bufala pugliese».

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