MOLFETTA - «Il centrodestra ha tutte le carte in regola per vincere, per voltare pagina con una coalizione unita». Lo ha detto il ministro degli Affari europei, delle politiche di Coesione, del Sud e del Pnrr, Raffaele Fitto, rispondendo ai cronisti sulle prossime Amministrative a Bari. Il ministro, che si trova a Molfetta (Bari) per partecipare convegno intitolato 'Pnrr e Zes unica - Agevolazioni per le imprese e prospettive di sviluppo per il Mezzogiorno' ha definito Fabio Romito, il 36enne leghista candidato sindaco del centrodestra, «credibile e forte».
«No, io non scenderò in campo» per le prossime elezioni europee «perché ho una serie di impegni di governo com'è noto, che sono molto complessi». Lo ha detto il ministro degli Affari europei, delle politiche di Coesione, del Sud e del Pnrr, Raffaele Fitto, a Molfetta, nel Barese.
«Nelle prossime ore Fratelli d’Italia farà e comunicherà le sue scelte - ha aggiunto -. Si sta lavorando a livello nazionale, per fare delle liste competitive e, al tempo stesso, con gente di qualità che sia in grado di rappresentare e difendere il nostro Paese nel contesto europeo».
Sul Pnrr «c'è un dibattito politico legittimo che è quello che prevede la possibilità, che c'è anche in tanti altri Stati membri, di prorogare il termine del giugno del 2026. Poi c'è il termine del 2026 che è quello che riguarda il governo e me in particolare perché dobbiamo rispettarlo. Quindi, noi lavoriamo per rispettare queste regole». Lo ha detto il ministro degli Affari europei, delle politiche di Coesione, del Sud e del Pnrr, Raffaele Fitto, a margine del convegno intitolato «Pnrr e Zes unica - Agevolazioni per le imprese e prospettive di sviluppo per il Mezzogiorno" organizzato a Molfetta, nel Barese.
Fitto ha smentito le presunte frizioni con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, su un possibile slittamento del Pnrr. «No, assolutamente», ha risposto a chi gli ha chiesto del contrasto col ministro leghista. «Ho detto che è un dibattito giusto, legittimo che sarà portato avanti a livello nazionale ma anche a livello europeo - ha aggiunto - però abbiamo una scadenza oggi, che è giugno del 2026 e su quello dobbiamo calibrare i nostri provvedimenti e il nostro lavoro». «C'è un dibattito al quale non intendo partecipare - ha continuato - e c'è una scadenza che è giugno del 2026 che invece intendiamo rispettare».
«Molta gente che per anni ha chiesto la Zona economica speciale (Zes) unica per il Mezzogiorno, oggi sembrerebbe non soddisfatta del risultato ottenuto. Io invece, ritengo sia un grandissimo risultato aver trasformato l’intero Mezzogiorno in una delle più grandi zone economiche speciali del mondo» perché «rappresenta una grande opportunità». Lo ha detto il ministro degli Affari europei, delle politiche di Coesione, del Sud e del Pnrr, Raffaele Fitto, a margine di un convegno a Molfetta, nel Barese.
Per il Ministro la Zes unica avvantaggia il Sud per «il suo ruolo e la sua posizione centrale nel contesto del Mediterraneo». La Zes unica offre «l'opportunità dell’autorizzazione unica, di poter utilizzare le risorse del credito d’imposta e di immaginare un programma di finanziamenti dal punto di vista infrastrutturale», ha spiegato Fitto evidenziando che la Zes unica «è anche collocata e collegata alle scelte che il governo ha fatto, e che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha indicato nel piano Mattei, cioè nella strategia che il nostro Paese ha nel contesto del Mediterraneo, nel dialogo e nel lavoro con l’Africa, a partire dai paesi del nord Africa. E la zona economica speciale unica rappresenta un tassello importante di questa strategia sia per la crescita economica, sia per la capacità di nuovi investimenti».
«La cabina di regia della Zes unica sta funzionando regolarmente, non capisco perché si apra una discussione su qualcosa che non c'è. C'è stata una sospensione dei termini collegata alla verifica di una serie di procedure che traguardavano la scadenza, e quindi andavano inevitabilmente verificate nel merito, cosa che abbiamo fatto e che sta in via di definizione». Lo ha detto il ministro degli Affari europei, delle politiche di Coesione, del Sud e del Pnrr, Raffaele Fitto, a margine di un Molfetta, nel Barese.
«Non ci sono difficoltà né si deve confondere il tema del credito d’imposta con il tema della autorizzazione unica: sono cose differenti», ha continuato il ministro spiegando che non «c'è un problema di carattere finanziario perché come è noto noi abbiamo inserito un miliardo e ottocento milioni di risorse assegnate alle zona economica speciale unica, prevedendo la maggiorazione di quello che era il credito delle otto piccole Zes».