Martedì 21 Ottobre 2025 | 23:03

Bari, professor Canfora querelato da Meloni: la premier chiede 20mila euro di risarcimento per i danni morali. Rinviato a giudizio

Bari, professor Canfora querelato da Meloni: la premier chiede 20mila euro di risarcimento per i danni morali. Rinviato a giudizio

 
Isabella Maselli (video Donato Fasano)

Reporter:

Isabella Maselli (video Donato Fasano)

La presidente del Consiglio sarà citata in aula per essere sentita. Secondo la Procura l'ha diffamata definendola «neonazista nell'anima», quando fu invitato nell'aprile 2022 a parlare al liceo scientifico Enrico Fermi del capoluogo pugliese nell'ambito di un incontro sul conflitto russo-ucraino

Martedì 16 Aprile 2024, 10:07

04 Novembre 2024, 17:47

BARI - Un risarcimento di 20mila euro per il “rilevante danno morale ingiustamente subito” è la richiesta avanzata dalla presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni nei confronti del filologo barese Luciano Canfora. La presidente Meloni si è costituita parte civile con l’avvocato Luca Libra nell’udienza predibattimentale all’esito della quale il Tribunale deciderà se rinviare a giudizio il professor Canfora, accusato di diffamazione aggravata. La giudice Antonietta Guerra scioglierà la riserva alle 14.20.

All'esterno del palazzo di giustizia di via Dioguardi, manifestanti con bandiere - tra cui quelle dell'Anpi e della Cgil - hanno accolto l'arrivo in tribunale di Canfora con un applauso. I fatti risalgono all'11 aprile 2022, quando Meloni era parlamentare all'opposizione. Canfora, invitato a parlare nel liceo scientifico Enrico Fermi di Bari in un incontro sul conflitto russo-ucraino, definì Meloni "neonazista nell'anima", "una poveretta", "una mentecatta pericolosissima". La leader di Fratelli d'Italia querelò il professore e nei suoi confronti la Procura di Bari ha chiesto la citazione in giudizio. Oggi, in udienza, il pm Giuseppe Dentamaro e l’aggiunto Giuseppe Maralfa hanno insistito perché Canfora venga processato.

L’avvocato della presidente Meloni, nell’atto di costituzione di parte civile, ha evidenziato che le affermazioni del professor Canfora avrebbero “leso l’onore, il decoro e la reputazione della persona offesa, aggredendo la sua immagine, come persona e personaggio politico, con volgarità gratuita ed inaudita, utilizzando volgari epiteti, imprevedibili ed estemporanei, che hanno seriamente minato la sfera intima e privata, oltre al patrimonio morale e personale”. Secondo il legale della leader di Fratelli d’Italia, cioè, la condotta del docente “ha determinato profondi strascichi sulla psiche e sull’immagine personale e professionale” dell’onorevole Meloni. La richiesta di risarcimento danni, quindi, “è motivata dal pregiudizio psicofisico sofferto e, soprattutto, dalla lesione alla reputazione, all’onore e all’immagine”.

Il difensore del docente, l’avvocato Michele Laforgia, ha chiesto il proscioglimento dell'imputato "perché il fatto non sussiste, o perché non costituisce reato, o perché comunque non punibile per esercizio del diritto di critica politica", ha spiegato il legale. “Il senso dell'intervento, condivisibile o meno, è chiaro – secondo la difesa - e non si presta ad equivoci interpretativi: secondo l'imputato, il sostegno all'Ucraina avrebbe consentito all’On. Meloni, solitamente emarginata e denigrata, di accreditarsi anche a livello internazionale come figura politica autorevole e affidabile. È dunque evidente il senso tutt’altro che diffamatorio delle espressioni utilizzate dal prof. Canfora non già per esprimere un proprio giudizio in ordine alla querelante, bensì per descrivere, criticamente, l’atteggiamento delle forze politiche e dei principali commentatori degli organi di informazione mainstream nei suoi confronti, prima e dopo la posizione assunta sulla guerra in Ucraina”.

“In ogni caso – prosegue il legale - , la condotta del Prof. Canfora, quand’anche comprendente “espressioni oggettivamente lesive della reputazione altrui”, configura manifestazione del diritto di critica e, in particolare, del diritto di critica politica”, che “trova il proprio fondamento nell'art. 21 Cost., ma diversamente dal diritto di cronaca non si concretizza nella narrazione di un fatto, bensì in un giudizio, o, più genericamente, di un’opinione, come tale non soggetta a vincoli di obiettività, né, tantomeno, verità. Ciò vale in particolare per la critica politica, che non può essere obiettiva in quanto fondata sull'interpretazione soggettiva di fatti, comportamenti e idee”.

Al Prof. Canfora è contestata come diffamatoria anche l'affermazione secondo cui l’On. Meloni sarebbe “neonazista nell'anima”, “laddove per “neonazismo” – ricorda il difensore - si intende un orientamento ideologico-politico che si richiama ad alcuni principi del nazionalsocialismo”. Secondo la difesa “l’affermazione del Prof. Canfora relativa alle radici ideologiche, e dunque all’animus della querelante, è, e non può che essere, squisitamente soggettiva: un'opinione, dunque, per quanto autorevole, della quale, in linea di principio, non può predicarsi né escludersi la veridicità”.

RINVIATO A GIUDIZIO

Il professor Luciano Canfora è stato rinviato a giudizio per diffamazione aggravata ai danni della presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. Lo ha deciso la giudice Antonietta Guerra. Il processo inizierà il 7 ottobre davanti al giudice monocratico Pasquale Santoro.

Il rinvio a giudizio, chiesto dalla Procura, è stato ritenuto necessario perché la vicenda “merita una integrazione probatoria approfondita – ha riferito il difensore di Canfora, l’avvocato Michele Laforgia, riportando testualmente il dispositivo del giudice – non compatibile con la struttura di una udienza predibattimentale”. Il legale ha inoltre annunciato che la presidente Meloni sarà citata per essere sentita come persona offesa durante il dibattimento. 

IL PARERE DI LAFORGIA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)