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Il casertano Santillo conquista la «Race Across Apulia»

 
Alessandro Salvatore

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Alessandro Salvatore

Polverizzato il record della ultramaratona che ha attraversato le bellezze di Puglia e Basilicata: 288 km in 40 ore e 53'

Lunedì 28 Marzo 2022, 10:30

10:51

Il casertano Vincenzo Santillo vince la quarta edizione della «Race Across Apulia». L'atleta 41enne dell'Atletica Marcianise polverizza il record del percorso, portandolo dalle precedenti 44 ore alle 40 ore e 53 minuti, notevolmente sotto le consentite cinquantadue da regolamento della corsa estrema partita venerdì 27 marzo da Lecce e giunta a Castellaneta domenica, ieri, quando all'una di notte Santillo ha toccato la statua del mito del cinema Rodolfo Valentino come traguardo ideale del trionfo. 

Per tre giorni, con la luce del sole e la luce dei propri fari sulle vie notturne, la quindicina di resistenti atleti ha attraversato la Puglia e la Basilicata, «ammirando bellezze fascinose» come ha dichiarato all'arrivo il vincitore della «Race Across Apulia». La manifestazione, dalla partenza salentina di venerdì mattina, ha attraversato 5 province di due regioni (Lecce, Brindisi, Bari, Matera e Taranto), 31 comuni, e approdata in 25 città. In un tragitto a ferro di cavallo  lungo 288 chilometri, dal Leccese il gruppetto degli agonisti ha risalito la Puglia parallelamente all’Adriatico e «fronteggiando» la Valle d’Itria per toccare Bari come estremità nord. Da qui gli atleti sono scesi a Matera, passando per la Murgia, fino alla «volata finale» di Castellaneta. 

La massafrese Luisa Zecchino, atleta avvezza alle «scalate» del podismo, ha vinto la «RAA100», la sotto gara dell'evento, che ha previsto il percorso numero due, più corto, di 106 chilometri Lecce-Alberobello. La linea di arrivo nella città dei Trulli è stata tagliata da Zecchino nella sera, dopo 13 ore e 40 minuti di corsa. Stessa corsa che è proseguita per i sette audaci che hanno continuato a sfidare il lungo percorso apulo-lucano. A seguirli, scortati da equipaggi mobile, con un gps attaccato addosso alla tenuta catarifrangente, l'organizzazione dell'Asd Tri4noma, che tiene nella sua identità la missione. A spiegarlo alla «Gazzetta» è il fondatore della società, l'iron man molisano trapiantato in Puglia Julius Iannitti: «L'idea, dal 2018, è quella di portare in Puglia un evento di respiro nazionale, sulla base di esempi già affermati in Italia e nel mondo, che permettesse di ammirare le bellezze apulo-lucane e di concretizzare una mission solidale, perché in ogni manifestazione promuovo la raccolta di fondi a favore di Facing Africa, organizzazione che si adopera per ridare una vita dignitosa ai bambini malati di Noma (la stomatite gangrenosa) che vivono nelle zone più colpite da questa patologia, nel continente africano. Ed il nome della malattia è infatti nel titolo del mio club».

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