Dal 23 al 27 luglio, la Valle d’Itria è tornata a vibrare al ritmo della musica elettronica internazionale con una delle edizioni più travolgenti del Polifonic Festival. Cinque giorni, quattro location mozzafiato, oltre 60 artisti da tutto il mondo e un entusiasmo che ha letteralmente invaso la Puglia, confermando il Polifonic non solo come punto di riferimento assoluto per la club culture, ma anche come fenomeno culturale e social sempre più rilevante a livello internazionale.
A partire dall’inaugurazione a Cala Masciola di Savelletri, fino al gran finale sulla spiaggia di Le Palme Beach a Capitolo, il festival ha incantato pubblico e addetti ai lavori, regalando performance di altissimo livello e momenti di pura magia collettiva.
Le immagini, i video, le dirette e i contenuti condivisi su Instagram e TikTok hanno generato milioni di interazioni, contribuendo a consolidare l'identità del Polifonic come evento simbolo della Puglia contemporanea, capace di fondere musica, natura, accoglienza e avanguardia in una proposta culturale che non ha eguali in Italia.
Tra gli highlights indimenticabili:
-
Il debutto di Samuel Romano (Subsonica), che ha infiammato la platea con un set raffinato;
-
Il live di Venerus, tra visioni cosmiche e groove avvolgenti;
-
L’energia ipnotica di Laurent Garnier, leggenda assoluta della consolle;
-
L’eleganza magnetica di Honey Dijon, vera regina del sabato sera;
-
E il sound liberatorio di Kittin, Octo Octa e Roman Flügel che hanno chiuso il festival tra abbracci, danza e sabbia;
Ma il Polifonic è molto più di un semplice festival: è un’esperienza immersiva che unisce musica, paesaggio, arte e inclusività, trasformando la Valle d’Itria in un laboratorio creativo all’aperto, dove ogni dettaglio è curato con passione e consapevolezza.
Anche quest’anno, l’organizzazione ha saputo alzare l’asticella, confermando la capacità di attrarre un pubblico internazionale eterogeneo e rispettoso, creando uno spazio libero, sicuro e stimolante.
Polifonic 2025 è finito, ma il suo eco continua a risuonare ovunque. Un successo pieno, un simbolo di come la Puglia sappia essere all’avanguardia, mantenendo intatta la sua bellezza autentica.
L’appuntamento? Alla prossima edizione, ma nel frattempo il mondo intero sa che "Music takes place here".
















