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«Accendi l'arcobaleno»: solidarietà in musica per finanziare gli studi degli infermieri del futuro

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

Da un'idea dell'infermiera Simona Camosci, nel brano c'è anche la partecipazione di Andrea Mingardi

Domenica 14 Marzo 2021, 10:44

11:24

Si chiama «Accendi l'arcobaleno», interpretato dal Coro in Corsia, con la partecipazione straordinaria di Andrea Mingardi, ed è un brano - accompagnato dal videoclip con la regia di Riccardo Sarti - che vuole portare un messaggio di positività lanciato dal personale sanitario degli ospedali di Bologna da aprile 2020 a oggi. Un progetto nato da una riflessione dell'infermiera Simona Camosci, 52enne, che lavora nel campo da quando aveva 16 anni, e che con grande caparbietà è riuscita a coinvolgere amici, colleghi, e nomi prestigiosi dell'ambito musicale. Il tutto sotto l'ala dell’organizzazione di volontariato “Bimbilacqua”, per raccogliere fondi per borse di studio per accompagnare la formazione di giovani infermieri, in collaborazione con Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.

«Lo voglio precisare subito - comincia Simona - non ho lavorato in reparti Covid, ma ho voluto in qualche modo aiutare la mia categoria, mettendo a disposizione le mie risorse per aiutare gli infermieri del futuro, i giovani a prescindere. Ho tre figli, so cosa significa aver bisogno di aiuto per trovare lavoro, era già difficile prima della pandemia». Una mosca bianca, in un mondo in cui non appena si può, ci si appunta medaglie al petto. Il progetto è nato esattamente un anno fa: «Avevo intrapreso un nuovo percorso lavorativo da pochi giorni, all'ospedale Bellaria di Bologna - racconta Simona - il 2 marzo ho cominciato, il 9 è scattata l'emergenza, e il nostro è diventato centro Covid. Insieme ai colleghi ci occupavamo delle accettazioni, filtravamo gli ingressi dei pazienti, e la cosa più bella è stata l'unità e fratellanza delle figure sanitarie. Mi ci sono soffermata, ho buttato giù delle riflessioni scritte, poi dalla finestra vedevo spesso l'arcobaleno, in un momento di grande paura mi sembrava un simbolo positivo».

Il primo passo è stato inviare il testo al Maestro Giancarlo Di Maria, che poi si è occupato di tutta la parte artistica, dalla melodia, all’arrangiamento e della produzione del brano: «Ci conosciamo da tantissimi anni - continua Simona - all'inizio non era entusiasta, ma dopo qualche mese si è fatto vivo, dicendomi che aveva provato a musicarla ed era orecchiabile. Così mi è venuta l'idea del coro, ma non essendo iscritta ai social era difficoltoso. Allora mi sono affidata al passaparola, tramite WhatsApp, e ho reclutato 7 compagni, tutti infermieri delle due Aziende Sanitarie della città di Bologna: Paolo Gilli, Carla Lama, Antonella Albertazzi, Angela Basetti , Mariagrazia Bisson, Rosa Silvia Fortunato e Andrea Tiarri, insieme a me, tutti coordinati
da Eloisa Atti». La partecipazione di Andrea Mingardi, invece, è stata un vero e proprio miracolo, grazie al signor Alfredo Cordaleone: «Quando ha saputo del mio progetto ha rivelato di essere molto amico di Mingardi. Così glielo ha proposto e lui ha accettato subito, portando nel brano la sua grandissima emozione e vena artistica».

Una passione, quella per la musica, che in Simona nasce fin da piccola, avendo fatto parte del Piccolo Coro dell'Antoniano e continuando ancora oggi a cantare insieme ai «Vecchioni di Mariele», un gruppo di ex coristi che continua a cantare per amore e per portare un sorriso in nome dell'indimenticata storica direttrice Mariele Ventre. «Il progetto «Accendi l'arcobaleno» è nato davvero dal cuore: l'obiettivo non è mai stato quello di fare pubblicità, ma di sensibilizzare alla raccolta fondi per finanziare gli studi di quelle che saranno le figure sanitarie del futuro - conclude Simona - e la cosa di cui sono più orgogliosa è essere riuscita a incuriosire e coinvolgere tante persone. Aver visto che anche in un momento così difficile c'è chi non ha smesso di crederci».

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