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Per la prima volta dal vivo
Bianca Chiriatti
05 Luglio 2019
È uscito oggi, venerdì 5 luglio, "Nada contigo", il nuovo singolo dei salentini Après la Classe insieme alla star mondiale del reggae Alborosie, un brano che è un inno alla vita, alla genuinità, un invito all'amore e alla spensieratezza. Per cogliere al meglio le sfaccettature di questa nuova collaborazione, che unisce ancora di più i suoni e le culture del Mediterraneo e del Centro America, abbiamo raggiunto telefonicamente il bassista del gruppo, Valerio «Combass» Bruno.
Come è nata questa collaborazione con Alborosie?
«Nel modo più naturale possibile. Ci seguiamo a vicenda da un bel po' di tempo, noi siamo suoi fan, è un punto di riferimento dello scenario reggae mondiale. Lui e Puccia (uno dei componenti degli Après la Classe, ndr.) si erano incontrati, poi pian piano ha cominciato a conoscere la nostra storia, il nostro passato, a seguire il progetto, e due anni fa ci ha coinvolti in una sua produzione. Quando ci siamo trovati tra le mani questo brano, abbiamo deciso di ricambiare il favore: la sua parte l'ha registrata in hotel, a Lecce, in un giorno libero, con uno studio mobile. Si è totalmente aperto a noi, pur essendo molto pignolo nella produzione si è fidato ciecamente»
Un sodalizio importante. Quanto conta per voi, che siete artisti già affermati?
«È un momento di crescita reciproca, trasversale, inevitabilmente si impara e si insegna. Per noi lui è un maestro, ma siamo sicuri di avergli lasciato qualcosa. Sono collaborazioni importanti da entrambi i lati, e per noi è fondamentale svilupparle quando c'è amicizia, conoscenza e stima reciproca. Farlo in maniera forzata, solo per business, sarebbe triste»
Cosa ne pensate dei tormentoni estivi, proprio voi sempre così fedeli al vostro genere?
«Non abbiamo mai voluto precludere un tipo di pubblico nel percorso di un singolo, anzi abbiamo cercato di fare più rumore possibile affinché arrivasse alle orecchie della gente. Penso che vada fatta una distinzione tra un brano frivolo e semplice creato per infondere spensieratezza, da un brano con un contenuto importante. Questa canzone esprime gioia di vivere, semplicità del momento, se diventa un tormentone va benissimo, il problema nasce quando c'è un brano orecchiabile che ha all'interno un messaggio, ma al pubblico arriva solo la melodia. È successo con "Fuori dal Tunnel" di Caparezza e "Occidentali's karma" di Gabbani. Non tutti le hanno capite»
Come sarà l'estate degli Après la Classe?
«In tour, come negli ultimi 22 anni! La band è ancora desiderata, anche più di prima, sono anni di rinascita e questo ci lusinga. Abbiamo molte date in programma, in Italia, in Svizzera, poi in autunno faremo un giro in Europa»
E quando tornate nel vostro Salento cosa provate?
«La storia degli Après la Classe parla chiaro: abbiamo fatto anche un brano che si intitola "Lu sule, lu mare, lu ientu", è bello esprimere l'essere pugliesi e salentini, l'anno scorso l'abbiamo fatto sul palco della Notte della Taranta, cantando un brano a sfondo umanitario, lo facciamo capire in tutti i modi, ci siamo anche professati tifosi del Lecce. Siamo palesemente innamorati della nostra terra»
(video Alex Caroppi)
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