Giovedì 27 Novembre 2025 | 17:23

Rekeep, tribunale respinge ricorso soci minoranza Msc

Rekeep, tribunale respinge ricorso soci minoranza Msc

 
Agenzia Adnkronos

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Rekeep, tribunale respinge ricorso soci minoranza Msc

Accertata la piena legittimità e la correttezza dell’operato di tutti gli organi consiliari e sindacali della controllante

Giovedì 27 Novembre 2025, 15:50

Roma, 27 nov. -(Adnkronos) - Rekeep comunica che il Tribunale di Bologna, in composizione collegiale, con decreto di rigetto n. 247/2025 del 24 novembre 2025, ha definitivamente respinto il ricorso avanzato a febbraio 2024 da alcuni Soci di minoranza di MSC che contestavano gravi irregolarità nell’operato del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale di MSC e, in particolare, dell’allora Presidente di MSC, Claudio Levorato.

Dopo una lunga e articolata istruttoria, si legge in una nota, "viene quindi confermata la piena legittimità e la correttezza dell’operato degli organi consiliari e sindacali di MSC e della controllata Rekeep, che si dimostra abbiano sempre agito nel pieno rispetto della legge, nonché nella completa regolarità e nell'interesse dei propri Soci e di tutti gli stakeholder. Vengono, pertanto, ritenute prive di fondamento tutte le presunte gravi irregolarità nella gestione dell’impresa denunciate dai Soci di minoranza di MSC ricorrenti".

A conclusione di quasi due anni di procedimento e dopo una accurata e approfondita perizia disposta dal Tribunale di Bologna, il decreto sottolinea, in particolare, che "(…) emerge un quadro complessivamente chiaro e strutturato dell’andamento economico-finanziario del Gruppo, evidenziandosi come, pur in presenza di fisiologiche tensioni di liquidità connesse alla fase di crescita e agli investimenti realizzati, la Società abbia mantenuto un equilibrio gestionale complessivamente coerente con le dinamiche del settore e una capacità operativa idonea a sostenere l’attività corrente”. Le strategie adottate risultano, pertanto, “coerenti con le prassi industriali e finanziarie consolidate, con la combinazione di dismissioni patrimoniali e rimodulazione delle scadenze del debito (…)”.

In merito agli assetti organizzativi del Gruppo, contestati come inadeguati dai soci di minoranza di MSC, il Tribunale - si legge ancora - sottolinea che il Gruppo ha “(…) progressivamente costruito un assetto organizzativo proporzionato alla propria complessità, con comitati endoconsiliari composti da membri indipendenti, procedure formalizzate e flussi informativi strutturati, presidi di controllo interni e collegiali efficaci, tutti strumenti idonei a garantire la trasparenza, la correttezza sostanziale e la continuità gestionale (…)”.

Inoltre per quanto riguarda la contestazione di improprie operazioni tra parti correlate “emerge con chiarezza – si legge nel Decreto - che le operazioni contestate non rientravano nel perimetro di competenza del Comitato Operazioni con Parti Correlate, con conseguente legittima attribuzione delle decisioni agli organi gestori; la gestione delle manifestazioni di interesse esplorative e delle operazioni ordinarie con dirigenti e soci è stata effettuata nel pieno rispetto della normativa applicabile e delle procedure interne (…)”. Infine, sottolinea il Tribunale “(…) non si riscontrano omissioni, paralisi decisionale, irragionevolezze o comportamenti arbitrari tali da compromettere la legittimità tecnica o l’affidabilità metodologica degli organi sociali”.

Il Tribunale di Bologna, oltre ad avere rigettato il ricorso avanzato dai Soci di minoranza di MSC, ha condannato i ricorrenti al pagamento delle spese di lite nei confronti di ciascuna parte resistente costituita e delle spese relative alla consulenza tecnica d’ufficio.

“Si chiude finalmente una pagina sofferta per la nostra Società – commentano Maria D’Amelio, attuale Presidente di MSC, e Claudio Levorato, consigliere di MSC, precedente Presidente di MSC e attuale Presidente Esecutivo di Rekeep, entrambi chiamati in causa nella denuncia – causata da una denuncia sconsiderata e motivata esclusivamente da interessi particolari di alcuni soci di minoranza da tempo in conflitto con MSC e altre società del Gruppo. Un’azione temeraria e pretestuosa che ha generato per l’intero Gruppo cospicui costi e un ingente danno reputazionale, in particolare sul mercato dei capitali, compromettendo per mesi anche il clima interno aziendale. Confidiamo ora, dopo questo limpido pronunciamento, di poter finalmente tornare a lavorare esclusivamente alla crescita e allo sviluppo del Gruppo, nell’interesse dei suoi oltre 25.000 lavoratori e di tutti gli stakeholder”.

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