(ANSA) - TOKYO, 24 OTT - Il rialzo dei costi energetici spinge l'inflazione in Giappone per la prima volta in quattro mesi, rimanendo stabilmente al di sopra del target del 2% fissato dalla Banca del Giappone (Boj). In base ai dati diffusi dal Ministero degli Affari Interni, in settembre l'indice dei prezzi al consumo è aumentato del 2,9%, segnando un'accelerazione rispetto al +2,7% di agosto. L'indice "core" che esclude sia l'energia sia gli alimenti freschi, e viene considerato un indicatore più affidabile, è cresciuto del 3% rispetto all'anno precedente, dopo il +3,3% di agosto. Tra le componenti, i prezzi dell'energia hanno segnato un incremento del 2,3%, invertendo la flessione del 3,3% del mese prima, mentre quelli dei generi alimentari, esclusi i prodotti freschi, sono saliti del 7,6%, leggermente meno rispetto all'8,% di agosto. Il dato di settembre rappresenta il primo aumento dell'inflazione core dopo quattro mesi di rallentamento, e consolida il superamento della soglia del 2% mantenuto ininterrottamente da aprile 2022. L'andamento dei prezzi sarà uno dei principali elementi al centro della riunione di due giorni della Boj in programma la prossima settimana, durante la quale il board discuterà se mantenere invariato il tasso d'interesse di riferimento allo 0,5%, e pubblicherà le nuove previsioni trimestrali su crescita e inflazione. Dopo la graduale uscita, lo scorso anno, da un decennio di politica monetaria ultra-espansiva e il successivo aumento dei tassi a gennaio, la Boj continua a muoversi con cautela. Il governatore Kazuo Ueda ha ribadito la necessità di procedere gradualmente, alla luce delle incertezze causate dai dazi statunitensi e le ripercussioni sul commercio globale. (ANSA).
Prima volta in quattro mesi, attesa per decisione Bank of Japan
Venerdì 24 Ottobre 2025, 02:55
















