Giovedì 16 Ottobre 2025 | 22:41

Bonus casa 2026, cosa potrebbe cambiare? Le prime novità sulla Manovra nel DpB

Bonus casa 2026, cosa potrebbe cambiare? Le prime novità sulla Manovra nel DpB

 
Agenzia Adnkronos

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Bonus casa 2026, cosa potrebbe cambiare? Le prime novità sulla Manovra nel DpB

Giovedì 16 Ottobre 2025, 18:20

(Adnkronos) - Bonus casa al 50 per cento per la prima casa e al 36 per cento sulle seconde case anche nel 2026.

Il Documento Programmatico di Bilancio trasmesso a Bruxelles il 15 ottobre 2025 contiene le prime conferme sul fronte del “pacchetto casa” atteso in Manovra. Salvo cambi di passo, sia per il bonus ristrutturazione che per l’ecobonus non dovrebbe quindi scattare il taglio al 36 e al 30 per cento.

Proroga in arrivo anche per il bonus mobili, agganciato come sempre ai lavori di ristrutturazione. Fuori dal treno dei rinnovi invece il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche, in scadenza il 31 dicembre, così come l’esperienza del superbonus.

Sarà un anno di conferme per i bonus casa.

Come indicato nel DpB, nella Manovra saranno prorogate alle stesse condizioni previste per l’anno 2025, le disposizioni in materia di detrazione delle spese sostenute per interventi edilizi.

Il riferimento è evidentemente ai bonus del 50 per cento previsti, a decorrere dal 1° gennaio, per i lavori di ristrutturazione e di riqualificazione energetica sulla prima casa. Per quel che riguarda gli interventi sulle seconde case, la detrazione continuerà a spettare nella misura del 36 per cento.

Nessun nuovo taglio sarà quindi operativo per il prossimo anno, e con l’intervento in Manovra verrà quindi meno la riduzione delle detrazioni sui lavori in casa al 36 e 30 per cento.

Vale la pena ricordare che è stata la scorsa Legge di Bilancio a prevedere un progressivo decalàge delle agevolazioni edilizie, che già nel 2025 ha penalizzato in maniera rilevante i lavori inclusi nell’ecobonus, e ancor più nel dettaglio gli interventi condominiali per i quali fino al 2024 lo sconto fiscale poteva arrivare fino al 75 per cento.

La riduzione in calendario dal prossimo anno viene quindi rinviata al 2027.

Nel pacchetto delle proroghe dovrebbe inoltre rientrare anche il bonus mobili, la detrazione pari al 50 per cento e che anche nel 2026 sarà agganciata al bonus ristrutturazione. Nessuna modifica in campo su criteri e limiti di spesa: lo sconto fiscale potrà essere calcolato fino a un massimo di 5.000 euro.

Nel pacchetto casa della Manovra non c’è spazio, almeno al momento, per la conferma degli sconti “maggiorati”.

Arriverà a scadenza il 31 dicembre 2025 il bonus del 75 per cento per la rimozione delle barriere architettoniche, nato nel periodo del superbonus e che consentirà fino a fine anno di scontare una quota dei costi sostenuti per installare ascensori, scale, rampe, così come altri strumenti utili a rimuovere gli ostacoli verticali negli edifici.

Resterà in campo il bonus ordinario del 50 o 36 per cento, considerando che le spese di rimozione delle barriere architettoniche rientrano nella detrazione per le ristrutturazioni edilizie.

Al capolinea anche l’esperienza ormai residuale del superbonus, destinato ad arrivare a scadenza il 31 dicembre di quest’anno. Un rinnovo del maxi sconto fiscale per i lavori in casa è quantomai improbabile, anche considerando le criticità e gli impatti negativi sui conti a più riprese evidenziati dal Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e dalla stessa Premier Meloni.

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