Martedì 14 Ottobre 2025 | 23:22

Colle rompe silenzio su Sgarbi, la mia vita per il suo recupero

Colle rompe silenzio su Sgarbi, la mia vita per il suo recupero

 
Ansa Agenzia

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Colle rompe silenzio su Sgarbi, la mia vita per il suo recupero

'Bollata come megera diabolica, nessun bottino da spartire'

Martedì 14 Ottobre 2025, 16:55

(ANSA) - ROMA, 14 OTT - "Cara Patrizia, è la 'megera' che scrive. La perfida sfruttatrice di chissà cosa e chissà chi, la stratega diabolica che vuole fare terra bruciata intorno perché solo lei possa governare la situazione a suo piacimento". Sabrina Colle, compagna di Vittorio Sgarbi, ha deciso di rompere il silenzio con una lettera indirizzata all'opinionista Patrizia Groppelli che verrà letta e commentata a Dentro la Notizia, il programma condotto da Gianluigi Nuzzi e in onda su Canale5 dal lunedì al venerdì alle 17.00. Con questo messaggio, Sabrina risponde direttamente a Evelina, la figlia di Sgarbi, che ha chiesto la nomina di un amministratore di sostegno per il padre e ha dichiarato pubblicamente di avere un pessimo rapporto con lei. E ci tiene a chiarire subito di non essere "la subdola approfittatrice che vuole negare agli altri la spartizione di un bottino peraltro inesistente, che lo si sappia una volta per tutte invece di fantasticare a sproposito". Colle spiega che pur "disdegnando di alimentare in ogni modo il per nulla sacro fuoco del gossip", si trova affibbiata questa immagine "da anime piuttosto disperate, non solo quelle che a gettone si esibiscono in favore di platea, anche altre, qualcuna perfino vicina, che tutto sommato non deve pensarla troppo diversamente". La compagna di Sgarbi spiega che invocherà contro queste calunnie d'ora in avanti "la tutela sacrosanta della legge a partire dal ricorso alla diffida". Nella lunga lettera sottolinea che "così come a suo tempo feci con mia madre e mio padre quando giunsero in prossimità dell'ultimo loro percorso", ha deciso spontaneamente, senza che nessuno mi obbligasse e potesse obbligarmi a farlo, "di dedicare totalmente l'esistenza al recupero di Vittorio" perché crede "che amare davvero qualcuno voglia dire essere disposti anche a dedizioni totali di questo genere, di quelle che annullano completamente la dimensione sociale della propria esistenza". E aggiunge: "Se ho fatto una certa scelta è anche nella piena consapevolezza che nessuna altra persona a questo mondo, nessuna, sarebbe stata in grado di dedicarsi totalmente ad assistere Vittorio in tutte le necessità anche più elementari, dall'alimentazione alla sollecitazione psicologica, dal movimento alla pulizia personale, in un modo anche lontanamente paragonabile a quello che sto facendo io". Colle precisa che "nulla in cambio pretendo, meno che mai economicamente, visto che la dedizione è stata totale anche da quel punto di vista, sono io che sto sostenendo nel delicato momento, io, altrimenti non so dove si finirebbe. Ma che da qui si debba passare pubblicamente come la 'megera' di cui sopra è qualcosa che mi dà l'idea di dove possa arrivare l'infamia del genere umano. Poco male, mi accontenterò della solidarietà di chi umanamente spregevole non è". (ANSA).

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