Lunedì 06 Ottobre 2025 | 22:22

Richard Gere, basta con leader come Netanyahu o Trump

 
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Richard Gere, basta con leader come Netanyahu o Trump

Produttore esecutivo di Dalai Lama - La saggezza della felicità

Lunedì 06 Ottobre 2025, 19:55

(di Francesca Pierleoni) (ANSA) - ROMA, 06 OTT - Gaza "non sarebbe mai dovuta accadere. Leader come Netanyahu o Trump non dovrebbero esserci, perché non sono persone responsabili e lungimiranti. Non sono saggi. Sono persone avide, potenti e ricche. E non possiamo più avere leader così. Se vogliamo un mondo pacifico, gentile, generoso e sicuro per noi stessi, i nostri figli, i nostri nipoti e pronipoti, dobbiamo impegnarci e fare in modo che persone come queste non vengano mai più elette". Lo dice all'ANSA Richard Gere parlando del documentario del quale è produttore esecutivo Dalai Lama - La saggezza della felicità di Barbara Miller, Philip Delaquis, Manuel Bauer, nelle sale distribuito da Wanted Cinema con un'uscita evento dal 6 all'8 ottobre. Nel film non fiction, Jetsun Jamphel Ngawang Lobsang Yeshe Tenzin Gyatso, 14/o Dalai Lama, premio Nobel per la pace, 90 anni compiuti a luglio, rivolgendosi direttamente agli spettatori,spiega che "ogni essere senziente vuole la pace, felicità, ma il 21/o secolo non sarà facile, tra rabbia, paura, odio. Il nostro mondo ha bisogno di conoscere le nostre emozioni e come affrontarle". Per questo "il mio impegno è cercare di condividere l'antica conoscenza per diffondere la pace della mente". Nella conversazione ideale il Dalai Lama unisce ai consigli pratici su come superare i momenti più difficili ("il 90% della negatività è una proiezione mentale, con la meditazione possiamo sviluppare compassione, nel momenti in cui pensi agli altri la tua mente diventa più aperta" spiega), al racconto, anche attraverso straordinari e spesso inediti, filmati d'archivio, della propria vita, offrendo anche la sua prospettiva sulle divisioni di oggi. "I registi del film, "Philip, Barbara e Manuel, hanno girato l'intervista principale con Sua Santità prima del Covid - spiega Gere, buddista praticante -. Loro sono venuti da me circa un anno e mezzo fa con la loro versione del documentario mentre io stavo organizzando il 90/o compleanno del Dalai Lama e ho pensato che questo film sarebbe stato un meraviglioso fulcro per l'occasione". L'attore è stato "personalmente molto commosso dal film. E, naturalmente, avevamo idee che forse avrebbero potuto renderlo ancora migliore. Abbiamo iniziato a lavorarci sodo. Ma nel frattempo, il mondo è precipitato. Ora significa molto più di un omaggio al 90/o compleanno di Sua Santità. Questa è una medicina per il mondo, su come guardare alla realtà che ci circonda, come guardare a noi stessi, come essere responsabili". Il Dalai Lama "dice che la preghiera è meravigliosa, ma non cambierà il mondo. Devi fare qualcosa per cambiarlo Tutto è causa ed effetto. Devi creare la causa del mondo che desideri - osserva Gere -. E ci dà la ricetta per farlo". Il nocciolo della questione "è essere personalmente responsabili, di come funzionano la nostra mente e il nostro cuore, di come agiscono le nostre emozioni negative, di come liberarcene e di come entrare in contatto con le cose positive che sono dentro la nostra mente e il nostro cuore, gentilezza, amore, compassione, apertura, inclusione". Lui, ad esempio "non nutre alcun rancore nei confronti dei cinesi che hanno invaso e derubato il suo Paese. E a quel livello, i problemi si vedono in modo completamente diverso. E nel mondo che il Dalai Lama immagina, e quello che immagino io, anche i cattivi vengono salvati. Ma dobbiamo agire". L'attore ha incontrato per la prima volta il Dalai Lama nel 1982: "Quando leggi di figure come Gesù, Buddha, Maometto, Gandhi, Martin Luther King, o lo stesso Dalai Lama, puoi essere profondamente toccato. Ma è diverso trascorrere del tempo con una persona straordinaria. Poi puoi davvero sentire che è possibile esserlo, se ti impegni. Siamo sovrastati da ogni genere di cose sciocche e stupide, basate su versioni smisurate del nostro ego. Ma puoi rimuovere tutto questo e tornare alla nostra essenza e svilupparla. E quando, sei in presenza di qualcuno come il Dalai Lama, che ha fatto quel lavoro per rimuovere le cose stupide e sviluppare pienamente gentilezza, compassione e saggezza, ti rendi conto che questo è effettivamente possibile nel mondo. Non è una teoria". (ANSA).

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