In Puglia e Basilicata
Iris
28 Aprile 2022
Redazione Spettacoli
The sound of silence di Simon & Garfukel è più dell’incipit di un grande film, Il laureato, di Mike Nichols (1967), rappresenta, per certi versi, la colonna sonora di un’epoca. Quell’incedere melanconico, quasi sussurato, taglia i decenni, preannuncia crisi e sentimenti nascosti della seconda metà del ‘900, narra l’incomunicabilità, l’«io» di pensieri/desideri deboli solo in apparenza. Il film, sia pure in veste di commedia e attraverso un taglio sentimentale e non politico, avverte e in qualche modo anticipa i fermenti giovanili di ribellione che esploderanno di lì a pochi mesi nelle grandi contestazioni del 1968.
Il laureato, in onda stasera alle 21 su Iris, ebbe un successo strepitoso, diventò un film di culto, un’opera rivista, citata, ricordata e apprezzata anche a distanza di moltissimi anni. La fortuna della pellicola è dovuta a una serie fattori, dalle le interpretazioni dei protagonisti, da Dustin Hoffman, al suo primo ruolo cinematografico importante, ad Anne Bancroft, la donna matura che seduce il giovane laureato, a Katharine Ross nella parte della giovane Elaine. Nel mezzo l’innovativa regia di Mike Nichols e le canzoni eseguite da Simon & Garfunkel, in particolare, oltre a The Sound of Silence, Mrs. Robinson, Scarborough Fair e April Come She Will. Contribuì non poco anche la storia molto trasgressivo per l’epoca, condita da argute situazioni grottesche.
Alcune scene, su tutte la corsa disperata di Benjamin a bordo di un’Alfa Romeo Duetto rossa (automobile rimasta famosa proprio grazie al film) e le urla in chiesa per impedire il matrimonio di Elaine, ma anche il primo incontro fra Ben e Mrs. Robinson in albergo, sono rimaste nell’immaginario collettivo. Una memoria avvolta nell’«oscurità» amica del «suono del silenzio».
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