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Salina Monaci, nessun
stabilimento balneare

 
Nando Perrone

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Nando Perrone

salina monaci a Manduria

Martedì 21 Febbraio 2017, 10:44

10:45

di NANDO PERRONE

MANDURIA - «Nel tratto di spiaggia antistante la salina dei Monaci non sorgerà alcun stabilimento balneare». Il sindaco Roberto Massafra interviene per gettare acqua sul fuoco delle polemiche che stanno divampando da qualche giorno soprattutto attraverso il web e i social network. Alla base di tutto, l’indiscrezione secondo la quale sarebbe stata prodotta una richiesta di autorizzazione per un progetto che prevede la realizzazione di uno stabilimento balneare all’interno delle Riserve Naturali e, più nello specifico, nell’area adiacente la salina dei Monaci, ormai nota a livello nazionale per la caratteristiche presenza dei fenicotteri rosa. Secondo alcune fonti, il progetto in questione, presentato da un privato (pare di Manduria), prevede la sistemazione dei lettini proprio a cento metri dalla salina (e quindi dalla fauna esistente) e la creazione di un chioschetto. Secondo altri «ben informati», il progetto avrebbe già ottenuto diversi pareri positivi da vari enti che hanno competenza e, ora, attenderebbe quello definitivo che dovrebbe essere rilasciato dallo Sportello unico delle Attività produttive del Comune di Manduria

Se così fosse, naturalmente, i riflessi negativi sull’avifauna presente sarebbero evidentissimi. Ma il sindaco ridimensiona il caso. «Posso assicurare che negli 800 metri circa di spiaggia che costeggiano, che intenderci, il passaggio pedonale della salina dei Monaci non vi sarà alcun stabilimento balneare - dichiara Massafra -. All’interno della Riserva non sarebbero possibili insediamenti di alcun tipo. Al di fuori della Riserva, nel rispetto delle norme vigenti, potranno invece nascere nuovi stabilimenti balneari. Posso anche aggiungere che, in tal senso, il mio orientamento e quello della mia Amministrazione è positivo».
Massafra approfondisce poi questa sua opinione. «Io sono estremamente favorevole alla creazione di nuovi stabilimenti balneari. In una zona caratterizzata da un totale disordine urbanistico, ben vengano attività che producono posti di lavoro, servizi per il turista e, di conseguenza, ricchezza per il nostro territorio. Le nostre spiagge sono attigue alle dune? Questa è una situazione simile, ad esempio, a quella della vicina Campomarino: non mi sembra che la creazione di stabilimenti in quella località turistica abbia provocato danni alle dune. Lo ribadisco: all’esterno della Riserva - conclude il sindaco - gli stabilimenti ci saranno e nella zona adiacente la Salina i bagnanti potranno invece continuare ad usufruire del tratto di spiaggia recandosi a piedi».

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