Sabato 18 Ottobre 2025 | 23:14

Taranto Anm: eletti Sansobrino e Viglione «Referendum e vicinanza agli ultimi»

Taranto Anm: eletti Sansobrino e Viglione «Referendum e vicinanza agli ultimi»

 
Anm, eletti Sansobrino e Viglione «Referendum e vicinanza agli ultimi»

Unanimità per le due candidature: incarichi a rotazione ogni 12 mesi

Sabato 18 Ottobre 2025, 15:05

Raccontare perchè la separazione delle carriere dei magistrati è dannoso per la comunità e visitare i luoghi che ospitano le persone più fragili. Sono le due direttrici su cui viaggeranno le attività della sottosezione tarantina dell'Associazione Nazionale Magistrati nei prossimi anni. A raccontarlo è Francesco Sansobrino, giovane pubblico ministero pochi giorni fa eletto all'unanimità presidente delle toghe ioniche: accanto a lui il nuovo segretario Raffaele Viglione, anche lui eletto con la totalità delle preferenze. I due prendono il posto di Alessandra Rita Romano e Costanza Chiantini che hanno terminato il loro mandato al vertice dell’Anm tarantina.

Francesco Sansobrino, 39 anni, è nato e cresciuto a nel capoluogo ionico tra le scuole cittadine l'Università a Bari e i campi scout organizzati del gruppo Agesci Taranto 5. È entrato in magistratura nel 2017 e dall'anno successivo fino al 2022 ha prestato servizio alla procura della Repubblica di Benevento dove ha diretto principalmente indagini per reati contro la pubblica amministrazione e l'ambiente. Dall'ottobre 2022 è pubblico ministero della procura ionica e si occupa di reati commessi ai danni soggetti vulnerabili (c.d. codice rosso) e pubblica amministrazione.

Viglione invece è entrato in magistratura nel 2009, già giudice civile del Tribunale di Matera, dal 2018 è in servizio al Tribunale di Taranto, dove si è in più occasioni occupato delle richieste risarcitorie avanzate dagli abitanti dei quartieri Tamburi e Paolo VI, nonché dal Comune di Taranto per i danni causati all'ambiente, ma anche dall'immagine e alla reputazione del territorio dalle emissioni dell'ex Ilva. Attualmente è giudice delegato per le procedure concorsuali della seconda sezione civile nonché magistrato referente per l'innovazione e l'informatizzazione del Distretto di Corte di appello di Lecce. I due magistrati si alterneranno nei ruoli ogni 12 mesi scambiandosi l'incarico di presidente e segretario.

«Concentreremo le nostre energie – spiega alla Gazzetta il presidente Sansobrino – su un doppio binario. Il primo è quello del referendum costituzionale sulla riforma della giustizia: cercheremo di far comprendere perchè la separazione delle carriere è dannosa e assolutamente inutile per risolvere i problemi della giustizia. Lo faremo attraverso il coinvolgimento del maggior numero di persone possibile: abbiamo in cantiere già una serie di iniziative che presto saranno calendarizzate. Vogliamo che la comunità sia consapevole che per migliorare il sistema giustizia sono ben altre le cose necessarie: separare le carriere di inquirenti e giudicanti non porterà alcun beneficio ai cittadini».

E forse non è un caso che proprio Sansobrino, magistrato della procura, abbia incassato anche i voti dei colleghi giudicanti: anche questi ultimi, quindi, votando come presidente un pubblico ministero, hanno voluto esprimere un segnale di unità e un secco «no» al quesito del referendum costituzionale.

Ma nei piani dell'Anm targata Sansobrino-Viglione, non c'è solo il referedum. «Vogliamo avvicinarci ai più deboli – ha annunciato il giovane presidente – ai reclusi, agli emarginati: vogliamo tornare a visitare le carceri, i centri psichiatrici come Crap e Rems, e poi le case famiglia, le comunità minorili e i centri antiviolenza che in questa emergenza di “codici rossi” sono un supporto importante per lo Stato. La magistratura tarantina – ha aggiunto il pm – ha voglia di conoscere e di farsi conoscere nei luoghi in cui sono ospitate le persone più fragili, che chiedono aiuto: spesso le conosciamo solo attraverso le carte, ma è necessario dare un volto a quei nomi. E poi in quei luoghi spesso siamo noi a destinarli: abbiamo il dovere di approfondire».

Sansobrino conferma infine il ritorno nelle scuole e nelle università in cui da sempre portano avanti i percorsi di legalità, ma annuncia anche una nuova apertura: «Vogliamo che le associazioni e le realtà sane del territorio sappiano che noi ci siamo e siamo pronti a dare il nostro contributo per diffondere valori della nostra Costituzione e sostenere iniziative che facciano crescere la nostra comunità. Vogliamo stare concretamente accanto - ha concluso il presidente di Anm Taranto - a chi opera ogni giorno in silenzio per tutelare e garantire i diritti degli ultimi».

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