Aumentano (e di molto) i costi per collegare la futura stazione ferroviaria di Nasisi al resto della città. Lo fa sapere il presidente della Provincia di Taranto, Gianfranco Palmisano. Che, sul punto, «chiama» gli altri enti coinvolti nel progetto (Regione Puglia e Comune di Taranto) per definire un cronoprogramma «realistico» e per trovare «la nuova copertura finanziaria». Situazione, questa, che complica evidentemente la connessione tra il futuro scalo di Nasisi e una delle linee di trasporto pubblico veloce Brt. Si tratta della Paolo VI-Cimino che, tra un anno, dovrebbe essere attivata a Taranto insieme peraltro alla Linea Blu, Tamburi-Talsano.
Nell’intervista che segue, incertezze su Nasisi a parte, Palmisano dà però anche una buona notizia: ci sono 20 milioni di euro di fondi ministeriali disponibili per la manutenzione di strade provinciali e ponti.
Presidente Palmisano, qual è il punto della situazione sul progetto per ripristinare lo scalo di Nasisi, realizzando tre binari e un terminal auto-bus? La «Linea Rossa» delle Brt ovvero la Paolo VI-Cimino, al momento, non potrà collegarsi con Nasisi perché l’Amministrazione provinciale non ha ancora realizzato le opere accessorie (strade). É possibile trovare una soluzione?
«Il progetto per il ripristino dello scalo resta, per noi, una priorità strategica in un’ottica di mobilità integrata e sostenibile. Detto questo, per quanto riguarda le opere di competenza della Provincia di Taranto, è opportuno ricordare che queste prevedono il miglioramento della viabilità di accesso alla stazione Taranto-Nasisi e, quindi, il collegamento con la città. Occorre, però, precisare che le previsioni iniziali, che partivano da un finanziamento di 7 milioni di euro, sono cambiate dopo l’avvio della progettazione del Comune di Taranto per la realizzazione di una linea di trasporto urbano elettrico e veloce (Brt). Quest’intervento coinvolge l’ente provinciale che, in sinergia con la stessa Amministrazione comunale, sta procedendo all’aggiornamento del progetto di riconnessione della stazione di Nasisi con il resto della città. La necessaria revisione progettuale, però, comporta un incremento della spesa, ad oggi, stimato in circa 10 milioni di euro. Che fare? Ritengo possibile, e anzi auspicabile, individuare una soluzione operativa a breve termine avviando una concertazione tra gli enti coinvolti (Regione Puglia, Provincia e Comune di Taranto) per poter definire così un cronoprogramma realistico per il completamento delle opere viarie necessarie e un’opportuna copertura finanziaria tale da garantire la corretta esecuzione delle opere».
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) ha stanziato risorse finanziarie da destinare alle amministrazioni provinciali per la manutenzione delle strade di loro competenza. La Provincia di Taranto, da quel che si é appreso, dovrebbe beneficiare di un finanziamento di poco superiore a 8 milioni di euro. Presidente, può far sapere, più nel dettaglio, come impiegherete questi soldi?
«Confermo che la Provincia di Taranto è beneficiaria di una serie di finanziamenti ministeriali. In particolare, per quanto riguarda la manutenzione straordinaria e l’adeguamento della viabilità stradale, ci sono 12 milioni per le annualità che vanno dal 2022 al 2029. Sono risorse che saranno destinate ad una serie di interventi mirati su tratti stradali particolarmente critici, già individuati e segnalati al ministero. Inoltre, con un precedente decreto, erano stati già stanziati 8,3 milioni di euro per le annualità 2021-2023. Questi interventi, invece, sono per la messa in sicurezza di ponti già monitorati dalla Provincia e, attualmente, in fase di progettazione».