Venerdì 10 Ottobre 2025 | 17:53

Taranto, aggredì il marito con un coltello: 43enne torna libera

 
ALESSANDRA CANNETIELLO

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ALESSANDRA CANNETIELLO

Taranto, aggredì il marito con un coltello 43enne torna libera

La donna, arrestata il 3 ottobre, finì ai domiciliari: lo aggrediva in presenza delle figlie minori. Ora il giudice ha disposto allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento al marito

Venerdì 10 Ottobre 2025, 12:56

15:32

Torna in libertà la 43enne arrestata dai carabinieri la sera del 3 ottobre e finita ai domiciliari con l’accusa di aver aggredito il marito arrivando a puntargli contro un coltello da cucina che l’uomo era poi riuscito a sfilarle dalle mani evitando conseguenze più gravi. A deciderlo il giudice Anna Lucia Zaurito che ha infine disposto nei confronti della donna l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento al marito.

Assistita dall’avvocato Luigi Izzinosa, la 43enne è accusata di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali gravi: condotte avvenute anche in presenza delle figlie minorenni più e più volte. Non soltanto vessazioni psicologiche, insulti irripetibili ma anche violenze fisiche nei confronti del coniuge. Alcuni giorni prima dell’arresto l’indagata si sarebbe scagliata con un coltello puntandolo alla gola del partner e procurandogli fortunatamente solo una ferita al braccio. In quella occasione la 43enne, secondo il racconto della vittima, aveva cominciato a umiliarlo per la mancanza di un’attività lavorativa per poi arrivare a colpirlo. Ad assistere alla scena un familiare della coppia che arrivato in zona aveva sentito le urla ed era rimasto in auto a osservare dalla finestra. In particolare, secondo la testimonianza, le tre minorenni tra le lacrime avevano chiesto alla madre di fermarsi «Mamma che vuoi fare, smettila finiscila, tutte le sere ti avventi contro papà devi smetterla lui non fa nulla». E quando la 43enne si è infine accorta della presenza del parente in strada, avrebbe spento le luci della stanza e intimato ai familiari di restare fermi: «Mettetevi tutti a terra e non fatevi vedere e non vi azzardate nessuna parola di quello che avete visto altrimenti io adesso vi taglio la lingua». Una situazione che aveva spinto anche la sorella dell’uomo a sporgere denuncia facendo scattare un ammonimento nei confronti dell’indagata.

A chiamare i militari dell’Arma la sera del 3 ottobre era stata proprio la vittima: quando, però, i carabinieri sono arrivati sul posto, hanno trovato le figlie della 43enne in strada che urlavano di un’aggressione subita dalla madre. Versione sostenuta anche dalla donna che aveva raccontato di essere oggetto di comportamenti violenti da parte del marito: Una ricostruzione che sarebbe stata smentita dalle testimonianze di alcuni familiari della coppia e dalle diverse lesioni presenti sul corpo dell’uomo.

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