Fim, Fiom e Uilm non parteciperanno all’incontro convocato per oggi dal ministero del Lavoro sulla cig straordinaria all’ex Ilva. In una nota affermano che la riunione «tende a escludere il parere dei lavoratori e dei loro rappresentanti» e confermano «la necessità di un rinvio». I sindacati ricordano che, scaduti i termini del bando per l’assegnazione degli asset, «l'unico elemento che hanno è una nota stampa dell’azienda che indica 10 offerenti». Per questo attendono una convocazione a Palazzo Chigi che chiarisca «quale percorso il Governo, unitamente alla struttura commissariale, intenda dare al gruppo ex Ilva».
Come anticipato negli ultimi giorni, riteniamo fuori luogo la partecipazione all’incontro convocato per oggi presso il Ministero del Lavoro sulla cassa integrazione dei lavoratori dell’ex Ilva. Alla base di questa decisione, la situazione caotica fin troppo evidente e le notizie frammentate e confuse in merito alla vendita degli stabilimenti. Indispensabile al punto da essere un passaggio obbligato un chiarimento a Palazzo Chigi sulla vertenza nella sua interezza; solo dopo, sarà utile parlare degli ammortizzatori sociali da mettere in campo e della portata degli stessi». Lo sottolineano Francesco Rizzo e Sasha Colautti dell’esecutivo confederale Usb, annunciando che non parteciperanno al tavolo al Ministero del Lavoro sulla cassa integrazione straordinaria, così come Fim, Fiom e Uilm.
«Restiamo dunque in attesa - concludono - della convocazione presso Palazzo Chigi».