A Taranto sarebbe atteso per oggi l'arrivo della petroliera Seasalvia con un carico di 30mila tonnellate di greggio «destinato all’aviazione militare israeliana». È quanto riferiscono le organizzazioni sindacali Usb e Cobas che hanno chiesto un incontro urgente al prefetto Paola Dessì, al commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio Giovanni Gugliotti, al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, al presidente della Provincia di Taranto Gianfranco Palmisano e al sindaco Pietro Bitetti.
Secondo i sindacati, si tratta «con ogni evidenza, di una fornitura ad uso bellico in favore di uno Stato coinvolto in operazioni di guerra e responsabile di gravi violazioni dei diritti umani che va impedita per ragioni umanitarie, di legittimità costituzionale e per concretizzare l’interruzione di ogni rapporto con lo Stato di Israele, già peraltro dichiarata da alcune delle istituzioni in indirizzo».
Cobas e Usb richiamano inoltre «l'inarrestabile sentimento di indignazione e la chiara volontà popolare di fermare il genocidio in corso a Gaza che ha attraversato tutto il Paese con lo sciopero generale e la mobilitazione sociale del 22 settembre scorso», evidenziando che la stessa sensibilità è presente anche a Taranto. Per queste ragioni le sigle hanno annunciato «la convocazione di un presidio di lavoratori, lavoratrici e solidali in data odierna, dalle ore 19, davanti all’ingresso del porto mercantile di Taranto».