Trecentomila euro per sostenere i mitilicoltori. Giovedì scorso, la giunta Bitetti ha rimodulato una scheda (la cosiddetta “5J”) dei fondi ex Ilva mettendo a disposizione questa cifra per gli operatori di un settore così identitario per Taranto ma, al tempo stesso, attraversato da crisi ricorrenti e diverse tra loro. È opportuno chiarire subito che non si tratta di contributi a fondo perduto, ma di finanziamenti che verranno erogati in seguito alla presentazione e all’approvazione di alcuni progetti.
Al termine di un lavoro in cui, nelle ultime settimane, c’è stato un confronto tra i dirigenti comunali, i commissari dell’Ilva in Amministrazione straordinaria (As) e la Regione Puglia, è stato poi l’assessore comunale allo Sviluppo economico, Francesco Cosa, a mettere il timbro su una vicenda che, del resto, lui stesso aveva avviato nel 2023.
«In effetti, poco più di due anni fa sedendo tra i banchi dell’opposizione, avanzai alla precedente Amministrazione comunale la proposta di sbloccare o, per meglio dire, rimodulare quella scheda, ma fui criticato da alcuni ex assessori. Mi diedero, infatti, del pazzo e mi dissero anche che, secondo loro, non era possibile apportare delle modifiche a quella scheda. E, invece, non era affatto così. Dunque, in quel periodo – ricostruisce l’assessore Cosa – portai avanti un ragionamento che si era poi concluso con un interrogativo di questo tipo: ma è mai possibile che rispetto ad un importo complessivo di 20,5 milioni di euro ottenuti dall’ex Ilva in virtù peraltro di un decreto governativo, non ci sia neppure 1 euro per i nostri mitilicoltori? Mi sembrava davvero assurdo anche perché, sempre dai banchi dell’opposizione alla giunta Melucci e insieme ai colleghi del mio gruppo, avevo denunciato – prosegue l’assessore allo Sviluppo economico – che quei fondi, che avrebbero dovuto essere spesi per la rigenerazione del territorio, in parte almeno, erano stati impiegati in maniera non aderente, per usare un eufemismo, rispetto ai principi ispiratori del provvedimento. Mi riferisco, tanto per essere chiari, alle feste con dj organizzate per le strade del Borgo poco prima del Natale 2022, ad esempio».
Il tempo è trascorso e così, cambiata la guida del Comune in seguito alle elezioni amministrative di maggio 2025, Cosa è diventato assessore «e dal primo giorno, così come avevo annunciato nell’intervista rilasciata alla Gazzetta proprio dopo la mia nomina assessorile, mi sono impegnato affinché quei fondi potessero essere rimodulati, in parte, in favore dei mitilicoltori». E così, dai 2,9 milioni di euro inseriti nella scheda 5J ne sono stati dirottati 300mila euro, varando una misura ad hoc denominata “Miti e Mari”.
Già, ma per fare cosa e quale sarà il meccanismo che verrà seguito? «A breve, verranno pubblicate da parte del Comune di Taranto - fa sapere l’assessore allo Sviluppo economico – due manifestazioni di interesse. La prima sarà rivolta agli enti del terzo settore (Ets) per selezionare chi gestirà la misura; la seconda agli stessi mitilicoltori che, con l’aiuto dell’ente selezionato, dovranno presentare dei progetti. Che, una volta approvati, li faranno ricevere il finanziamento disponibile. Per fare cosa? Il raggio d’azione è molto largo – precisa l’esponente della giunta Bitetti - e va dal lancio di iniziative di comunicazione e divulgazione nelle nostre scuole a campagne di promozione a livello regionale e nazionale, ma anche all’organizzazione di fiere sulle nostre cozze sino ad altre forme di sostegno che poi verranno definite».