Sulla saracinesca chiusa c'è ancora l'insegna in bella mostra «Kyma Mobilità – Park&Ride Democrate». In via del Ponte, a pochi metri dal ponte «di pietra», c'è un locale chiuso e inutilizzato, ma abbastanza costoso: da ottobre 2020 fino a qualche mese fa, l'azienda partecipata dal Comune ha sborsato 900 euro al mese. Oltre 43mila euro in quattro anni.
La destinazione? Sconosciuta. L'utilizzo? Nessuno. All'ex Amat quel locale non è servito al punto tale che alcuni mesi fa, il successore di Gira, Daniele D'Ambrosio, se n'è liberato cedendolo a Kyma Ambiente che, una volta finiti dei lavori all’interno della struttura, dovrebbe farne uno spogliatoio per i dipendenti.
Ma andiamo con ordine.
Tutto comincia a settembre 2020 quando l'ex Amat era guidata da Giorgia Gira: in quell'autunno la presidente firmò per l’affitto di quel locale di proprietà del suo compagno, Luca Tagliente. La coppia, insomma, si ritrovò sul documento: una come presidente dell'Amat e conduttrice (affittuaria, per dirla in maniera più semplice), l'altro all'epoca dei fatti come proprietario e locatore...