Mercoledì 01 Ottobre 2025 | 17:39

Taranto, 36enne arrestato per maltrattamenti in famiglia lascia di nuovo il carcere: a giugno era evaso dai domiciliari

 
ALESSANDRA CANNETIELLO

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ALESSANDRA CANNETIELLO

Taranto, 36enne arrestato per maltrattamenti in famiglia lascia di nuovo il carcere: a giugno era evaso dai domiciliari

La vittima ha raccontato di aver già denunciato e di essere oggetto, da diverso tempo, di violenze psicologiche e fisiche: nel 2022 il 36enne l’aveva picchiata con una cintura facendola finire in ospedale

Sabato 09 Agosto 2025, 14:15

Lascia il carcere il 36enne di nazionalità nigeriana che era stato arrestato a giugno dopo un’evasione dai domiciliari dove si trovava per la denuncia di maltrattamenti presentata dalla sua compagna. A deciderlo è stato il giudice Alessandra Rita Romano che accogliendo l’istanza avanzata dal difensore dell’indagato, l’avvocato Giuseppe Leoni, ha sostituito la misura cautelare con gli arresti domiciliari. Le accuse nei confronti dell’uomo sono, oltre che di maltrattamenti in famiglia, anche di evasione e lesioni gravi. A chiamare gli agenti era stata la donna, madre di una bimba di 16 mesi avuta con il 36enne: quando i poliziotti sono arrivati nello stabile in cui abita la coppia hanno trovato l’indagato che tentava di sfondare la porta della loro abitazione. Riportato alla calma, le forze dell’ordine lo hanno condotto in Questura e successivamente lo hanno trovato con addosso due coltelli da cucina.

Agli agenti la vittima ha spiegato che aveva chiuso fuori il partner quando questo, dopo averla picchiata e poi tentato di lanciarle addosso prima un tavolino e dopo una sedia, era uscito di casa armato per cercare un loro conoscente, reo di aver consegnato alla donna un regalo per la loro figlia. La vittima ha raccontato di aver già denunciato un mese prima il suo convivente e di essere oggetto, da diverso tempo, di violenze psicologiche e fisiche: nel 2022, secondo quanto raccontato dalla donna, il 36enne l’aveva picchiata con una cintura facendola finire in ospedale. Da poco la coppia era ritornata insieme: a maggio, infatti, la compagna dell’uomo era stata collocata in una casa protetta, ma poi aveva deciso di salvare quel rapporto e dare un’altra chance al convivente. Nulla però era cambiato. Calci, pugni, ma anche insulti, scenate di gelosia e il controllo ossessivo dei suoi spostamenti. Violenze consumate anche sotto gli occhi della loro figlia: tre anni fa la donna era stata ricoverata per un trauma cranico, ricevendo una prognosi di 15 giorni e l’anno dopo aveva riportato alcune lesioni al bacino. Una situazione ormai diventata insostenibile tanto da indurla a chiedere infine aiuto alle forze dell’ordine.

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