Ridurre le liste d’attesa nelle strutture ospedaliere ioniche. È la missione dell’Asl di Taranto, che ha pensato ad un piano per accorciare i tempi di prenotazione per tac, radiografie ed altre indagini specialistiche. Il progetto sarà operativo dal primo settembre e verrà sperimentato fino al 31 dicembre, in attesa dell’assunzione di 14 nuovi radiologi e dell’avvio del Cup centrale regionale. Lo ha annunciato ieri nel padiglione Vinci dell’ospedale Santissima Annunziata, il commissario straordinario dell’Asl di Taranto, Vito Gregorio Colacicco, affiancato dai responsabili della direzione strategica dell’Azienda sanitaria locale e dai direttori di struttura dei presidi ospedalieri.
«Il nostro obiettivo - spiega Colacicco - è quello di azzerare completamente le liste d’attesa. Vogliamo ridurre il disagio di tutti quei cittadini che aspettano di poter fare un esame o una visita, arrivando a far sì che i pazienti cronici e con urgenze non debbano fare alcuna fila. Mancano 14 medici radiologi, ma fortunatamente per effetto di mobilità e di avvisi e concorsi, siamo riusciti ad assumere tutti i tecnici di radiologia, importantissimi per la diagnostica, di cui abbiamo bisogno. E, con la collaborazione di ciascuno, siamo riusciti a mettere a punto un piano di abbattimento di liste d’attesa per i primi 3 codici di priorità: U entro le 72 ore - B, entro i 10 giorni e D, differibile e differita, cioè 30 giorni per la visita e 60 giorni per la diagnostica strumentale. I direttori delle strutture lavoreranno sabato e domenica per aumentare l’offerta».
Il piano fa seguito all’incontro del 24 luglio alla presidenza della Regione Puglia, al termine al quale si è deciso di operare su due direttrici: innanzitutto, aumentare il numero di prestazioni, ovvero visite e diagnostica strumentale, chiedendo la collaborazione dei direttori dei presidi ospedalieri e delle strutture preposte; poi, prendere in carico le prestazioni sanitarie secondo i codici di priorità, attraverso l’inserimento delle stesse in una prelista nei cosiddetti «Atg», gli Ambiti territoriali di Garanzia dell’Asl di Taranto.
Tra le altre proposte utili ad attenuare l’attuale situazione di criticità, che viene comunque puntualmente monitorata, l’Asl di Taranto ha suggerito anche la rivisitazione attualizzata del fabbisogno delle prestazioni provenienti dai privati accreditati, rimodulato in relazione alle contingenze, nel rispetto del limite del fondo complessivo assegnato alla specialistica ambulatoriale. L’idea è quella di spostare i circa 500mila euro dalla Patologia Clinica alla Radiodiagnostica per l’acquisizione di quasi 2700 tra risonanze, tac e cardio-tac. La minor offerta di Patologia clinica da parte del privato, sarà compensata da una maggiore capacità dell’offerta pubblica.
E ancora: tenere sotto controllo la situazione delle prescrizioni così da impedire quelle inappropriate.
«È stato riscontrato - avverte il commissario Colacicco - che il 40 per cento delle richieste sono inappropriate».
L’Asl di Taranto prospetta inoltre l’ipotesi di incrementare il tetto di spesa a favore delle strutture private accreditate convenzionate per l’erogazione di prestazioni di radiodiagnostica, attualmente pari a 700mila euro, e delle branche a visita (Bav), pari a 300mila. L’importo troverà copertura finanziaria previa riduzione del costo sostenuto per le sedute aggiuntive. Previsione, questa, che deriva dalla positiva esperienza del 2024.
«Tempi migliorati per le urgenze, il 45 per cento erogato in tre giorni»
«Non è una voce automatica a rispondere al telefono o a contattare i pazienti in lista d’attesa, ma un essere umano nel senso vero della parola. Si tratta infatti di operatori che si prodigano per i pazienti, adoperandosi al meglio perché visite ed esami siano fissati al più presto possibile e nel pieno rispetto di quelli che sono i codici di priorità e le condizioni del singolo cittadino che richiede la prestazione».
Gianrocco Rossi, responsabile dell’Unità operativa semplice Gestione Liste d’attesa, Cup e Alpi, approfitta della presentazione del piano straordinario Asl Taranto per l’abbattimento dei tempi di prenotazione, per raccontare l’attività svolta finora.
«Nel 2024 e per i primi 6 mesi del 2025 - dice il dottor Rossi - i tempi di attesa sono migliorati, in modo particolare per le urgenze. Il 45 per cento delle richieste è stato erogato entro tre giorni secondo l’ordine stabilito dal codice di priorità, con accesso allo sportello già al secondo giorno e al massimo 4-5 giorni per casi meno urgenti».
«Ogni sportello - aggiunge Maria Rosaria Di Maggio, coordinatore dei servizi Cup Anagrafe e Liste d’attesa dell’Asl di Taranto - gestisce circa 200 utenti. Quelli ospedalieri arrivano a contarne almeno 400-500 ogni mattina. I nostri operatori fanno di tutto per essere gentili e cordiali, dimostrandosi empatici con il paziente o il parente che lo rappresenta in quel momento. Prendiamo a cuore le singole problematiche e cerchiamo di gestirle al meglio. Quotidianamente infatti ci interfacciamo con i primari dei singoli reparti, i quali a loro volta si attivano per prenotare tempestivamente le prestazioni a tutti i pazienti».
Proprio avantieri si è concluso per i 91 operatori del Cup un corso di formazione e aggiornamento professionale voluto dal commissario straordinario dell’Asl di Taranto, Vito Gregorio Colacicco. «Si è trattato - spiega la dottoressa Di Maggio - di un corso per supportare il paziente in tutto il percorso, non solo nel momento della prenotazione. Lo abbiamo svolto con l’aiuto degli psicologi, partendo dall’esigenza di “umanizzare” sempre più questo servizio».
«L’umanizzazione di tutte le nostre attività - sottolinea il dottor Colacicco - è al centro del nostro operato perché il benessere psicologico dei pazienti è per noi di fondamentale importanza».