Un detenuto trentenne con problemi psichiatrici, originario del Brindisino e recluso per reati contro il patrimonio nel carcere di Taranto dallo scorso marzo, avrebbe aggredito verbalmente e fisicamente alcuni agenti di polizia penitenziaria, provocando loro lesioni, e devastato la propria cella e una stanza d’ospedale in cui era stato ricoverato. A denunciarlo è il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe).
Il detenuto, già ricoverato più volte negli ospedali Moscati e SS. Annunziata dopo aver ingerito oggetti di ogni tipo, avrebbe danneggiato anche gli ambienti sanitari riservati ai detenuti. Il sindacato denuncia l’assenza di strutture adeguate, come le Crap (comunità riabilitative assistenziali psichiatriche), dove l’uomo avrebbe dovuto essere trasferito, e lamenta il rischio costante per la sicurezza degli operatori penitenziari.
Per il Sappe «serve un intervento urgente della magistratura di sorveglianza. Non si può continuare a operare in condizioni che mettono in pericolo poliziotti, detenuti e la stessa struttura carceraria».