TARANTO - Tutto rinviato al ballottaggio. Il nome del prossimo sindaco del capoluogo ionico si conoscerà solo nella serata di lunedì 9 giugno.
Al primo turno, infatti, il candidato sindaco del centrosinistra Piero Bitetti ha superato il 37 per cento, seguito con il 27 per cento da Francesco Tacente, profilo moderato e civico ma sostenuto anche da Udc e Lega. Al terzo posto, invece, si è piazzato l’alfiere del centrodestra, Luca Lazzaro, che alle 21,30 di ieri sera oscillava tra il 18 e il 19 per cento. Ai piedi del podio, invece, i Cinque Stelle che con Annagrazia Angolano hanno superato il 10 per cento. Poi, a seguire, il civico Mirko Di Bello che ha sfiorato il 5 per cento e, infine, appena lo 0,8 per Mario Cito (At6).
In realtà, si tratta di dati assolutamente ufficiosi ovvero provenienti dalle sedi dei vari comitati elettorali visto che quelli ufficiali, a causa di uno spoglio avvenuto molto al rilento, sino a ieri sera non andavano oltre una trentina di sezioni sulle 191 totali presenti sul territorio comunale.
E già dalla prima serata, tutti gli sguardi sono rivolti al ballottaggio e, in realtà, al termine ultimo previsto dalla legge (entro domenica) per definire gli apparentamenti ovvero gli accordi formali tra i candidati sindaco che hanno raggiunto il ballottaggio (Bitetti e Tacente) e gli altri che, invece, non hanno tagliato questo primo traguardo.
Per quel che riguarda il centrosinistra, a questo punto, c’è grande attesa verso i Cinque Stelle che hanno ottenuto un risultato elettorale (molto) positivo che, tra gli addetti ai lavori, nessuno aveva previsto. Non a caso, in una conferenza stampa tenuta alle 20, la stessa candidata Angolano, il vicepresidente nazionale del M5s, Mario Turco e il coordinatore regionale, Leonardo Donno, hanno parlato di «miracolo» e hanno sottolineato che «siamo stati gli unici, venerdì scorso, a riempire con il nostro leader, Giuseppe Conte, piazza della Vittoria». E non lo faceva nessuno – ha ricordato il senatore tarantino – dai tempi di Giancarlo Cito. Eppure – hanno aggiunto Turco, Angolano e Donno – tutti gli altri competitor dicevano che non avremmo preso più del 2-3 per cento e che, invece, altri (il riferimento sembra essere rivolto a Bitetti, ndr) avrebbero vinto al primo turno. «Così sbandieravano a Taranto e soprattutto a Bari, ma abbiamo smentito tutti». E che farà allora al ballottaggio il M5s? La candidata sindaca Angolano e il senatore Turco hanno rinviato ogni decisione a venerdì sera «quando terremo un’assemblea pubblica in cui lasceremo la parola decisiva ai nostri attivisti, così come avevamo fatto decidendo di uscire dal centrosinistra». Sul tavolo pesa, molto probabilmente, la vicenda dell’ex Ilva e la linea netta dei pentastellati verso «la chiusura delle fonti inquinanti» e il “no” all’Autorizzazione integrata ambientale.
A pochi metri di distanza, in via Di Palma, il candidato del centrosinistra, Piero Bitetti, invece, ha usato toni più concilianti assicurando che «sono disponibile a dialogare sin da domani (oggi, ndr). Del resto, il campo largo del centrosinistra, di recente, in Provincia ha vinto con Gianfranco Palmisano e, in Italia, ha prevalso in molte altre città chiamate al voto, tra cui Genova». Per il resto, Bitetti ha commentato così il suo risultato che lo vede in testa al primo turno con poco più del 37 per cento: «Gli elettori hanno condiviso, con il loro voto, la nostra decisione, assunta un anno e mezzo fa, di passare all’opposizione rispetto alla giunta Melucci».
E l’altro ballottante? Francesco Tacente usa più volte la parola «dialogo». Il candidato sindaco civico che ha raccolto attorno a sé 16 tra ex assessori ed ex consiglieri comunali della precedente Amministrazione e che ha avuto, al primo turno, il sostegno di Udc e Lega in dissenso dal centrodestra, evidentemente, guarda principalmente ai Conservatori anche se assicura di voler dialogare appunto «con tutti i candidati sindaco».
E, dal canto suo, che farà il centrodestra? Luca Lazzaro, che nelle urne ha rappresentato FdI, Forza Italia, Noi Moderati e Pli, è arrivato al comitato sorridente e ha subito sottolineato «di aver fatto una grande rimonta nel poco tempo avuto a disposizione (1 mese circa, ndr) per presentare agli elettori la sua candidatura». E poi, avendo accanto a lui i vertici provinciali di Fratelli d’Italia, ha osservato: «Speravo, speravamo, che i tarantini, dopo 18 anni di governo di centrosinistra, volessero cambiare e invece hanno premiato ancora questa coalizione. Ne prendiamo atto, ma siamo riusciti a ricostruire il centrodestra. E ripartiamo da qui. La partita non finisce qui». Su eventuali accordi per il secondo turno, naturalmente, il centrodestra non può certo pensare di allearsi con Bitetti (ovviamente) e quindi la riflessione va inevitabilmente fatta sull’opzione-Tacente. Lazzaro taglia corto così: «La decisione non spetta a me, ma ai partiti della coalizione. Certo, valuteremo il da farsi ma il confronto sarà tra i vari partiti nelle loro articolazioni provinciali, regionali e probabilmente anche nazionali».