CASTELLANETA MARINA - Per il sindaco Gianni Di Pippa su Castellaneta Marina soffia finalmente il vento del cambiamento, per l’associazione dei balneari, invece, sulla «Perla dello Ionio» si preannunciano forti venti di burrasca.
Ieri mattina il Comune di Castellaneta ha pubblicato le 30 gare per le concessioni balneari, racchiuse in un nuovo modello di gestione delle spiagge. Una procedura pubblica per l’assegnazione dei lotti, a partire dal 2026, che prevede 19 spiagge libere con servizi, solo 4 stabilimenti balneari, 3 aree sportive, 2 aree per ormeggio imbarcazioni e natanti, un’area attrezzata per animali e un’area dedicata al turismo naturista. «Dopo mezzo secolo le concessioni balneari si aprono al mercato in un quadro di piena trasparenza e concorrenza leale» ha assicurato Di Pippa. «Dopo decenni di immobilismo – ha aggiunto il primo cittadino - si apre una fase ricca di opportunità per chi vuole investire, con più servizi per cittadini e turisti, più accessibilità e qualità per il nostro litorale». Una tesi che però scalda gli animi dei vecchi concessionari: gli attuali gestori, infatti, per ora storcono solo il naso ma per il prossimo futuro promettono di dar battaglia. A non convincere l’associazione «Balneari di Castellaneta Marina» sarebbe proprio il modus operandi adottato dall’amministrazione comunale, dalla quale il gruppo che unisce più di 15 attuali gestori attenderebbe ancora di essere ricevuto per un confronto costruttivo richiesto più volte: «Intanto ha cancellato 50 anni della gloriosa storia di Castellaneta Marina» ha commentato il presidente dell’associazione, l’imprenditore Raffaele Vignola. «Impugneremo l’atto nelle sedi opportune – ha garantito Vignola - perché in questo modo i lidi cesserebbero di esistere, gli attuali gestori di stabilimenti balneari diverrebbero semplici gestori di servizi e Castellaneta Marina perderebbe tutto il suo fascino conquistato con anni di duro lavoro, magari a discapito della vicina Marina di Ginosa».
Ma come cambierebbe Castellaneta Marina a partire dall’estate 2026? «Il nuovo modello di gestione delle spiagge – ha spiegato il sindaco - garantirà un equilibrio tra tutela della libera fruizione e sviluppo dei servizi». Il 60% della spiaggia, in sintesi, sarà mantenuto libero, il 36% sarà destinato a spiaggia libera con servizi e solo il 4% sarà occupato da stabilimenti balneari. «Questa è un’impostazione che coniuga la valorizzazione del nostro patrimonio costiero con il diritto di accesso per tutti» ha aggiunto Di Pippa. Del parere diametralmente opposto, come detto, l’associazione balneari: «Se esiste, non è stato condiviso alcun piano con le associazioni di categoria. Secondo quanto si apprende, inoltre, il nuovo accesso in spiaggia avverrà dalle passerelle della spiaggia libera e non più comodamente dai lidi. Questa visione rischia di cancellare il turismo balneare e ricettivo di Castellaneta Marina».
La durata delle concessioni demaniali sarà pari a 5 anni, l’importo di gara è fissato a 3.240.665,85 euro, la data di scadenza per presentare chiarimenti al 18 maggio mentre la scadenza del bando alla mezzanotte del 28 maggio.
Nessun problema, infine, per l’estate 2025, quella ormai ai nastri di partenza: i vecchi gestori che ne hanno fatto richiesta attendono fiduciosi di ricevere le concessioni provvisorie per poter continuare a esercitare (si tratterebbe di una semplice formalità). Per quest’anno, insomma, a Castellaneta Marina stessa spiaggia e stesso mare. L’anno venturo invece chissà.