LATERZA - Avevano appena messo a segno una truffa dalla tecnica ormai consolidata, ma proprio sotto il portone di casa della vittima c'erano i carabinieri ad aspettarli. È successo a Laterza, dove due giovanissimi campani in trasferta, una 20enne e un 19enne, sono stati arrestati in flagranza del reato di truffa. Nel pomeriggio del 17 aprile, l’anziana signora sarebbe stata contattata sull’utenza telefonica di casa da un sedicente avvocato, che l’avrebbe informata di un sinistro stradale con feriti gravi provocato da sua figlia, per il quale sarebbe stato necessario pagare immediatamente 20mila euro di risarcimento ai parenti delle persone ferite onde evitare che questi presentassero denuncia ai carabinieri.
L'anziana ha consegnato alla 20enne, presentatasi poco dopo la telefonata presso la sua abitazione come collaboratrice del sedicente avvocato, tutto quello che era riuscita a racimolare in quel momento, ovvero 300 euro in banconote nonché due collane d’oro, due anelli con brillante, un paio di orecchini ed un orologio in oro bianco. Ma questa volta i presunti autori della truffa all’uscita della casa della signora hanno trovato i Carabinieri, quelli veri, che quel pomeriggio controllavano la zona dopo aver ricevuto denunce di telefonate analoghe. Così, i Carabinieri hanno individuato e seguito l’auto considerata sospetta, dalla quale, proprio sotto il palazzo della vittima è scesa una giovane donna, tornando dopo qualche minuto. A questo punto i Carabinieri hanno deciso di intervenire bloccando la giovane, trovata in possesso del denaro e dei monili dell’anziana, nonché il suo complice che l’attendeva nell’auto in sosta.
I due si trovano adesso nel carcere di Taranto.